La  tragedia che ha visto morire cinque operi a Casteldaccia potrebbe aprire le porte ad una nuova normativa che estende la possibilità delle assunzioni dirette nei diversi comparti dell’ Amministrazione Regionale o negli Enti Pubblici da parte dei famigliari che hanno avuto il coniuge o un genitore vittima del lavoro. L’ iniziativa è stata lanciata dal Deputato Segretario all’ Assemblea Regionale l’ On. Rosellina Marchetta. “Nell’ esprimere un sentito cordoglio ai familiari dei cinque operai morti per le esalazioni della rete fognaria a Casteldaccia, – ha dichiarato l’ On. Marchetta – registro con amarezza come ogni giorno la cronaca riporti notizie di incidenti ed infortuni sui luoghi di lavoro. Adesso dopo la tragedia che colpisce profondamente tutti, occorre pensare ai familiari delle vittime, i quali si possono trovare privi di un adeguato sostentamento”. I morti sul lavoro sono stati oltre mille nel 2023, quasi tre al giorno. In tutto sono 1.041 le denunce di incidenti mortali sul posto di lavoro arrivate all’ Inail in dodici mesi, in tutto il 2023. un triste primato per l’ italia che impone norme più rigide e maggiori controlli ispettivi sui luoghi di lavoro. Analizzando i settori lavorativi emerge il dato, ormai conosciuto, che quello in cui si rilevano più infortuni mortali è il settore delle Costruzioni, che fa rilevare ben 150 decessi in occasione di lavoro. Seguono: Trasporti e Magazzinaggio con 109 casi, le Attività manifatturiere con 101 decessi e il commercio con 64. “A loro – prosegue l’ On. Marchetta – va assicurata una normativa volta a consentire l’assunzione diretta presso le pubbliche amministrazioni come avviene già per altre categorie. Mi impegnerò a presentare un DDL che possa consentire l’assunzione dei coniugi o dei figli delle vittime negli uffici della Pubblica Amministrazione della regione siciliana e degli Enti Pubblici. Ad una tragedia non può aggiungersi l’ulteriore tragedia della mancanza di fonti di reddito e di sostentamento, conoscendo – conclude l’ On. Marchetta – la sensibilità dei colleghi su un tema così importante mi auguro che in tempi brevi il disegno di legge possa diventare ufficialmente legge della Regione”. Le vittime della tragedia nel Palermitano, da una prima ricostruzione, lavoravano sulla rete fognaria per conto della società dell’ Amap, che gestisce le condotte idriche del capoluogo siciliano: la società Quadrifoglio Group aveva avuto i lavori in subappalto dalla Tek, aggiudicatrice dell’ appalto. Le vittime sono state uccise dalle esalazioni. In condizioni gravissime risulta invece essere l’ operaio in ospedale. Sono iniziate le indagini della procura di Termini sulle responsabilità.