di Teresa Saccullo

CATENANUOVA – “Donare è vita” lo slogan della conferenza organizzata dalla Fratres Adonai Catenanuova di cui è presidente Carmelo Rosselli, per sensibilizzare al dono del midollo osseo nella lotta contro la leucemia.

Si è svolta sabato 4 maggio, presso la sala consiliare del comune di Catenanuova, la conferenza a cui hanno partecipato le socie dell’ADMO di Enna per parlare di leucemia e di donazione del midollo osseo. Sono intervenute, nella veste di relatrici, la dottoressa Antonella Rampello vice responsabile dell’ADMO di Enna e la dottoressa Nella Pavone dirigente medico del SIMT di Enna e responsabile del polo di reclutamento donatori di midollo osseo.

Presenti all’evento anche il sindaco di Catenanuova Antonio Impellizzeri, il presidente del Consiglio Pino Castelli e il dottor Francesco Spedale direttore dei SIMT dell’ASP di Enna e tutti hanno sottolineato l’importanza di questi incontri per la comunità. “La Fratres di Catenanuova – dichiara il dottor Spedale – è sempre in prima linea nella sensibilizzazione e nell’impegno sociale. Grazie alla loro costante presenza nel territorio, abbiamo risultati nella raccolta del sangue che fanno contraddistinguere la provincia di Enna a livello regionale. Abbiamo affidato alla Fratres un’autoemoteca che va anche in altri paesi della provincia, a breve, quando verrà conclusa la gara d’appalto, daremo loro in gestione anche un separatore cellulare per la donazione del plasma”.

L’incontro è stato molto chiaro ed esaustivo e ha affrontato argomenti che andavano dalla spiegazione dell’iter di donazione del midollo osseo al chiarimento dei dubbi che spesso si hanno in merito a tale donazione.

“Spesso passa l’informazione sbagliata che la donazione del midollo osseo sia un prelievo fatto dalla schiena e precisamente dal midollo spinale – sottolinea la dottoressa Pavone – niente di più sbagliato! Il midollo osseo si preleva dalla cresta iliaca, dalle ossa piatte del bacino con una semplice puntura, non è il midollo spinale. Questo dubbio, purtroppo, fa sì che molti non donino. Il prelievo delle cellule staminali può avvenire anche tramite un prelievo sanguigno in aferesi, cioè il sangue prelevato viene trattato e poi viene reimmesso in circolazione di nuovo nel nostro corpo. Tutto ciò ci consente di salvare delle vite, ma per arrivare a questo punto è necessario fare un semplice prelievo e tipizzarsi. Si viene iscritti nel Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo e poi, in caso di compatibilità con la persona malata, si viene chiamati per donare. La donazione è anonima e il donatore in ogni momento è libero di prendere la sua decisione positiva o negativa che sia”.

L’età per tipizzarsi va dai 18 ai 35 anni e poi si resta iscritti nel registro fino ai 55 anni, età limite per poter donare. La dottoressa Antonella Rampello ha raccontato come è nata la sezione Admo di Enna e del loro impegno per sensibilizzare alla donazione anche dopo la perdita della giovane amica Elena Marasà a causa della leucemia.

“Elena era una nostra amica e con lei abbiamo condiviso gioie e dolori, l’Admo di Enna è nata nel 2014 quando Elena era ancora viva e l’abbiamo fondata assieme a lei e Alice Licata, oggi responsabile di sezione. Dopo la sua morte, nel 2017 a causa di complicanze dovute al trapianto che tra l’altro era andato benissimo, abbiamo intitolato a lei la nostra sezione e ancora oggi il nostro impegno è sensibilizzare alla tipizzazione perché altre vite non debbano essere spezzate da questa brutta malattia”.

Durante l’incontro è stata toccante la lettura della lettera-testamento scritta da Rossano, un malato terminale di leucemia, nella quale sperava in un futuro in cui i malati potessero salvarsi grazie alla tipizzazione e alla donazione del midollo osseo.

Alice Licata, responsabile dell’ADMO di Enna ha raccontato la sua battaglia contro la leucemia e ha testimoniato con la sua presenza l’importanza del dono, perché se non ci fosse stata quella donna che negli Stati Uniti si fosse tipizzata e avesse donato le sue cellule staminali, lei non sarebbe stata tra noi a raccontare la sua storia.

Il prossimo 9 giugno la Fratres di Catenanuova, organizzerà una giornata in cui i potenziali donatori potranno parlare con i soci dell’ADMO e la dottoressa Nella Pavone per avere chiarimenti e, grazie a un semplice prelievo sanguigno, tipizzarsi per essere iscritti nel registro nazionale, perché un semplice dono oggi può salvare una vita domani.