di Luana Ninfosi
“Non basta dire, per avere la coscienza a posto: noi abbiamo un limite, noi siamo dei politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso alla Giustizia, è fare in modo che un giudice, finalmente un vero giudice, possa emettere il suo verdetto”. Una frase in ricordo di Aldo Moro, Nato a Maglie 23/09/1916 ha conseguito il diploma di maturità ad indirizzo classico, divenne giurista frequentando l’università di Bari.
Nel 1941 insegnava filosofia del diritto per poi insegnare diritto penale, ha ricoperto il ruolo di presidente della Federazione Universitaria Cattolica Italiana sempre a Bari. Ha intrapreso la carriera giornalistica e nel 1943 ha fondato il periodico “La Rassegna”. Si sposò nel 1945 ed ha avuto una famiglia numerosa. La sua carriera in politica approda tramite il Partito Socialista nei primi anni ‘40, ma avendo un forte credo cattolico decise di entrare nella Democrazia Cristiana a stampo democratico-sociale.
Nel 1948 fu eletto Deputato del Parlamento con ruolo da sottosegretario agli Esteri nel governo De Gasperi. Negli anni ‘50 nelle compagnie di Governo Segni divenne Ministro di Grazia e Giustizia per poi ricoprire il ruolo di Ministro della Pubblica Istruzione per gli ultimi due anni. Nel 1963 Aldo Moro divenne Presidente del Consiglio dopo essere stato nominato Segretario della DC. Il suo Governo fu uno dei più lunghi della Repubblica Italiana (1968) nei primi anni ‘70 fu alla guida del Ministero degli Esteri, riprese la guida del paese alla caduta del Governo Rumor fino al 1976 in cui vennero anticipate le elezioni.
Nel 1978 venne rapito dalle Brigate Rosse in Via Stresa, il suo rapimento ebbe conseguenze drammatiche, dopo 55 giorni di prigionia, in data 9 maggio 1978 quando venne ritrovato il cadavere nel bagagliaio di una Renault 4 in Via Caetani. Aldo Moro è stato uno dei quattro Presidenti del Consiglio dei Ministri ad aver ricoperto questa carica per un periodo cumulativo maggiore di cinque anni insieme ad Alcide De Gasperi, Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi. Il 4 maggio 2007, il Parlamento ha votato e approvato una legge con la quale si istituisce il 9 maggio il “Giorno della memoria” in ricordo di Aldo Moro e di tutte le vittime del terrorismo.