di Adelina Cavaleri

PIAZZA ARMERINA -Nell’anno in cui si celebra l’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei sette fratelli Cervi, un docufilm racconta l’eredità di una delle storie più simboliche della Resistenza al nazifascismo attraverso lo sguardo di Adelmo, figlio di Aldo, caduto nella rappresaglia del 28 dicembre 1943. Il film è stato realizzato dalla regista Liviana Davì e sostenuto da un crowdfunding che ha coinvolto più di 600 realtà antifasciste.

Martedì 28 maggio alle ore 18:00 presso l’ex refettorio Convento San Pietro di Piazza Armerina, la proiezione del film “I miei sette padri”.

Adelmo Cervi aveva appena quattro mesi quando suo padre fu fucilato dai fascisti. Adelmo è un antifascista militante che da anni svolge attività politica contro le ingiustizie. I sette fratelli Cervi sono un mito della Resistenza e Adelmo ha avuto a che fare con quel mito per tutta la vita. La sua ricerca è un viaggio a ritroso per trovare suo padre Aldo, per spogliarlo del mito e scoprire l’uomo che combatteva la dittatura, ma che aveva anche una vita segnata dal lavoro, dagli affetti, dalle speranze. Quello di Adelmo è quindi un viaggio segnato da un doppio sguardo: da un lato quello di un bambino che insegue un uomo che non c’è più, tra frammenti di terra e schegge di memoria, per capire chi era; e dall’altro, quello di Adelmo adulto, che ritrova nel proprio impegno politico e sociale il segno, inevitabile, della presenza di quel padre perduto.

Durante la proiezione del film ci sarà presente Adelmo Cervi. Evento Gratuito sostenuto da ANPI e CGIL