“A proposito della querelle relativa ai lavori in corso per riqualificare il nostro castello, si precisa che l’amministrazione ha ottenuto una ingente somma di finanziamento per riqualificarlo dopo l’abbandono per decenni da parte delle precedenti amministrazioni. Anzi, fu proprio Dipietro ad acquisire il castello dal demanio”. E’ quanto recita una nota dei Gruppi consiliari a sostegno dell’amministrazione.
“Sui lavori in corso: ovviamente, la progettazione non è di competenza della politica ma affidata a tecnici che si sono muniti di tutte le autorizzazioni necessarie. Parrebbe che la sovrintendenza avrebbe prima autorizzato e poi cambiato idea. Se l’idea è migliorativa (anche se strana sotto il profilo procedurale) che ben venga se fattibile. L’unica cosa che non può accadere è che tra proteste, sit in e altra roba il castello resti barricato per anni”.
“Vigileremo per scongiurare ipotesi del genere, ricordando che tempo fa, fu smantellato il teatro e chiusa l’area per anni e anni. La chiusura del castello è un danno per l’economia della nostra città e sarebbe un errore che questo problema diventasse terreno di scontro politico. L’attenzione sui beni culturali da parte delle amministrazioni Dipietro è stato sempre massimo, riteniamo di potere dire senza precedenti. In pochi anni abbiamo aperto tre musei ( Museo del Mito, Delle Confraternite e Palazzo Chiaramonte). E’ in corso il completamento della riqualificazione dell’area dei Capannicoli adiacente al museo del Mito. E’ già finanziato il restauro del Palazzo delle Benedettine e altro ancora. Più si fa e più alto è il rischio di ricevere critiche, ma noi abbiamo preferito fare”.