di Adelina Cavaleri

NICOSIA – Il Movimento per la difesa dei territori, con una lettera rivolta a Sicilacque ed Aquaenna, chiede il ripristino totale o parziale della fornitura dell’acqua. Da quanto si evince sul sito di AcquaEnna, l’erogazione dell’acqua, nel comune di Nicosia, sarebbe stata messa in turnazione ogni tre giorni, dandone preavviso con poche ore di preavviso. Creando così non pochi disagi alla cittadinanza soprattutto per il poco preavviso.

“Nel pomeriggio di giorno 17 abbiamo appreso dalla sezione notizie del vostro sito che “a far data 18/06/2024, il sistema distributivo afferente al Comune di Nicosia sarà regolato con un’erogazione secondo turnazione ogni tre giorni, come di seguito. Premesso che siamo a conoscenza dell’emergenza idrica che ha colpito (“per fortuna” come ha detto uno sprovveduto) il Meridione e in particolare la nostra regione e siamo sensibili e comprendiamo appieno l’importanza del risparmio e della gestione ottimizzata di questa preziosa risorsa, però è assolutamente inaccettabile che il servizio di erogazione a Nicosia sia stato interrotto quasi senza preavviso e si siano stabilite delle turnazioni che prevedono 2 giorni interi di mancata erogazione per zona, senza neanche specificare una data di fine del disservizio (anzi facendo presagire che si tratta di una misura a lungo termine)”, evidenzia Fabio Bruno, presidente del Movimento dei Territori, facendosi portavoce della comunità.

Secondo quanto riportato sulla carta dei servizi, reperibile su sito di AcquaEnna, sarebbero stati “violati i requisiti relativi alla sospensione del servizio idrico”. Come prevedibile, l’interruzione improvvisa della distribuzione ha creato seri disagi agli utenti e agli esercenti sprovvisti di serbatoi d’accumulo (sono parecchi) o con accumulo limitato, con relative ripercussioni economiche negative, e anche ad alcuni edifici pubblici.

“Per questo motivo chiediamo l’immediato ripristino della distribuzione continua o, se e quando l’erogazione continua non sarà più sostenibile, una sensibile riduzione degli intervalli di mancata erogazione – dichiara Bruno, facendosi portavoce della comunità – nel contempo chiediamo che codesta società provveda ad indennizzare tutti gli utenti attraverso lo strumento dell’indennizzo automatico, previsto nella Carta dei Servizi.

È facile supporre che, il protrarsi del disservizio incrementi la probabilità che alcuni utenti richiedano rimborsi per i danni subiti e le misure da intraprendere (e i costi da sostenere) per fronteggiare la carenza d’acqua. – continua Bruno -Ci preme evidenziare anche la scarsa qualità dell’acqua che in questi giorni viene distribuita, parecchi cittadini residenti nelle varie zone della città riportano infatti di “acqua gialla” se non marroncina, acqua che non può essere considerata potabile, né tantomeno utilizzabile per la stragrande maggioranza degli usi domestici. Sappiamo bene che questo fenomeno è collegato alla distribuzione intermittente, ma a maggior ragione ciò rafforza la nostra richiesta di ripristinare immediatamente il servizio.

Infine, per quanto riguarda le preziose risorse idriche del Comune di Nicosia, chiediamo che sia urgentemente attuata – di concerto con il personale del locale UTC – un’ispezione delle condizioni strutturali delle sorgenti e dei bottini di riunione della Riserva Campanito-Sambughetti, al fine di verificarne lo stato di conservazione e manutenzione e le eventuali perdite (anche occulte) e/o guasti di condotta, secondo gli standard internazionali e le migliori ricerche sul tema”, conclude il presidente del Movimento dei territori.