NISSORIA – “Approvato con ritardo il bilancio di previsione del Comune di Nissoria. Fine della maggioranza”. Così l’ex sindaco di Nissoria Armando Glorioso, consigliere d’opposizione, su Facebook racconta la sua versione su quanto sta avvenendo in queste settimane a Nissoria.
“Dopo numerose sollecitazioni dell’amministrazione comunale il presidente del consiglio comunale ha finalmente portato in consiglio comunale il bilancio di previsione 2024-2026 – scrive Glorioso -. Ma la maggioranza non si è presentata, c’è stato un primo rinvio, un secondo e poi, finalmente, giorno 19 siamo arrivati alla fine della farsa”.
“I due soli consiglieri di maggioranza hanno ammesso di non capirci più niente neanche loro, hanno preso atto che la loro maggioranza si è disgregata e che non se la sentivano di approvare loro due da soli il bilancio. A quel punto avremmo potuto staccare la spina al consiglio comunale bocciando il bilancio e facendo così attivare lo scioglimento del consiglio comunale da parte del commissario regionale, già minacciato”.
“Bocciare il bilancio avrebbe anche significato creare problemi a questa nostra comunità già martoriata e fare il gioco di questa maggioranza, che seppur ormai spaccata e litigiosa, rimane incollata alle sue poltrone. Hanno fatto una lista basandosi non su cosa costruire ma su chi abbattere, una campagna elettorale acrimoniosa, piena di incomprensibile rancore verso di me”.
“Hanno costruito un programma fondato sull’odio dipingendo e convincendo tutti che il problema che ogni cittadino poteva avere era solo la mia esistenza. Basta poco in un piccolo paese creare un moto di odio anche ingiustificato. Ora questi odiatori eliminata la mia persona rivolgono la loro maggiore capacità, odiare, a se stessi”.
“Non si capisce, ad esempio, cosa il presidente del consiglio comunale contesta al sindaco, cosa sia venuto meno. Ognuno vorrebbe additare l’altro come il male assoluto. Ma al di là delle difficili letture di questi personaggi, improbabili amministratori, c’è una sola verità oggettiva: il fallimento sonoro della lista che per ironia della sorte si è voluta chiamare “cambiamo Nissoria”. Il cambio c’è stato, sicuramente, ma in peggio”.