di Adelina Cavaleri

NICOSIA – “La riserva è carica d’acqua”. Ma “l’assenza di manutenzione alle strutture e alle vie d’accesso è evidente”. Le strutture “non sono protette da alcuna recinzione”. E ci sarebbero delle perdite. Sono alcuni dei dati messi in evidenza dal Movimento per la difesa dei territori, in una nota, “a seguito del sopralluogo effettuato con il personale incaricato dell’ufficio tecnico comunale nella Riserva Campanito-Sambughetti”.

Una relazione parziale, perché nelle ore di ispezione con i tecnici il movimento, presieduto da Fabio Bruno, sarebbe riuscito a “ispezionare solo una decina di bottini”, Questo “anche perché in molti casi l’accesso ai bottini è molto complesso, per via della totale assenza di manutenzione delle vie d’accesso e di pulizia dalle sterpaglie”.

Il MDP ricorda che “quando il Comune di Nicosia ha ceduto le sorgenti, le strutture e le condotte ad AcquaEnna, all’art. 4 della convenzione del 2004, si è previsto che il gestore è responsabile del buon funzionamento dei servizi e all’articolo 9 che si impegna a adeguare le opere, gli impianti e le canalizzazioni alle vigenti normative in materia sia di tecnica sia di sicurezza”.

Da qui le richieste. Il Movimento chiede ad Acqua Enna di riparare i bottini e eliminare le perdite, oltre che a recintare le aree di pertinenza, al Comune di provvedere alla manutenzione delle vie di accesso alle sorgenti in modo da favorire i lavori di manutenzione presenti e futuri e di avviare la revisione della convenzione con il gestore “alla luce delle mutate condizioni attuali”. E di valutare, “ove persistessero” ipotetici inadempimenti del gestore, di attivare assieme all’Ati la revoca della convenzione.