di Adelina Cavaleri

ENNA – Il presidente dell’assemblea territoriale idrica, l’avvocato Nino Cammarata, propone alla Cabina di regia regionale di utilizzare l’acqua delle altre dighe e gli altri invasi della provincia di Enna per approvvigionare le città, soprattutto quei centri che sono maggiormente in crisi perché non dispongono di risorse idriche proprie.

Si tratterebbe di una soluzione di emergenza, da adottare qualora l’Ancipa – un rischio purtroppo sempre meno remoto – rischi di restare totalmente a secco. Cammarata oggi ne ha parlato con la Cabina di regia, poi si è spostato a Sala d’Euno per parlarne nel consiglio comunale di Enna.

“Sulla proposta dovrà pronunciarsi la Cabina di regia, che oggi è sembrata possibilista – afferma il presidente Cammarata -. Siciliacque si sta adoperando, con l’individuazione dei potabilizzatori e quant’altro, per l’utilizzo degli altri invasi presenti nel nostro territori. Probabilmente non sarà facile recuperare l’acqua di Villarosa perché è salina, ma siamo certi che in questo modo, in qualche modo, si potrebbero soddisfare le esigenze di quei comuni che non hanno risorse proprie”.

In consiglio comunale, a Enna il presidente ha sottolineato i lavori in corso perché complessivamente siano pronti a breve 14 pozzi nel territorio provinciale. “Sono in corso interventi finalizzati ad affrancare il Comune di Enna – prosegue – dalla diga Ancipa. Per quanto riguarda invece la proposta che avevamo già avanzato e deliberato come Ati, ovvero il recupero dell’acqua del Consorzio di Bonifica, si sta verificando come recuperare 4 litri al secondo ed eventualmente utilizzarli per i comuni che sono in sofferenza. Inizialmente si era immaginato che si trattasse di un potenziale di 8 litri al secondo, mentre in realtà sono solo quattro”.