“L’impegno dei cattolici in politica e il valore della Dottrina sociale della Chiesa ” è stato il titolo del dibattito che si è tenuto nei giorni scorsi ad Assisi, organizzato dall’Udc, per promuovere un confronto sui temi dell’ impegno politico dei cattolici alla luce dei valori della Dottrina sociale della Chiesa. All’ evento hanno partecipato numerosi esponenti del partito e rappresentanti provenienti dalle diverse regioni d’ Italia. Numerosa la delegazione della Sicilia con la partecipazione di circa 70 persone. Durante la manifestazione è stato presentato il testo di Decio Terrana, attuale coordinatore dell’ Udc in Sicilia intitolato “l’ impegno dei Cattolici in politica. Un’ alleanza per il futuro dell’ Italia”. Nel testo Terrana ripercorre il contesto politico attuale alla luce degli ultimi eventi storici prospettando “l’ esigenza di riunirsi intorno a valori condivisi e a un maggiore impegno politico”. La crisi dei cattolici in politica, riflettendo la frammentazione e la perdita identitaria evidenziata nel dibattito attuale, può essere vista come una diretta conseguenza del profondo cambiamento culturale e spirituale che sta interessando le società occidentali. I cattolici, un tempo pilastri nella formazione delle politiche e delle direzioni etiche delle nazioni occidentali, si trovano ora in una situazione di crescente marginalità, a causa sia del declino della pratica religiosa sia di una sempre minore influenza culturale del cristianesimo nel pubblico dibattito. “Il rischio per i cattolici oggi è duplice – evidenzia Decio Terrana – da un lato, la tentazione di ritirarsi dal dialogo pubblico a causa della percezione di un ambiente ostile o indifferente ai loro valori; dall’altro, la possibilità di essere cooptati da movimenti politici che, pur esprimendo una fede nominale nei valori cristiani, spesso promuovono agende restrittive o escludenti che contraddicono l’essenza inclusiva e universale del messaggio evangelico. Per affrontare questa crisi, è fondamentale che i cattolici riscoprano e riaffermino la loro identità, non solo come membri di una confessione religiosa, ma come portatori di una visione del mondo che può contribuire significativamente al bene comune. Ciò richiede un impegno rinnovato per essere presenti e attivi nel discorso pubblico, proponendo modelli di convivenza che rispecchiano il loro patrimonio di valori incentrati sulla dignità umana, la giustizia sociale e la cura della creazione”. La sfida principale per i cattolici è quindi quella di superare le divisioni interne, spesso accentuate dall’appartenenza a differenti correnti politiche o sociali, per ritrovare un terreno comune basato sui principi fondamentali della loro fede. Ciò implica un dialogo aperto e costruttivo, che ponga al centro non solo le differenze, ma soprattutto ciò che unisce, come l’impegno per la giustizia sociale, la tutela della dignità umana e la promozione della pace. In questo processo, è vitale che i cattolici sappiano esprimere pubblicamente e con coerenza i loro valori, fungendo da testimoni credibili in una società sempre più secolarizzata e spesso indifferente alle questioni spirituali. L’unità attorno a valori condivisi non solo rafforza la loro presenza nel dibattito pubblico, ma contribuisce anche a modellare politiche più inclusive e rispettose della varietà e complessità delle realtà umane. L’introduzione di un partito unico cattolico – che prospetta nel testo Terrana – potrebbe anche modificare significativamente il panorama politico di un paese, soprattutto in nazioni dove i cattolici costituiscono una grande parte della popolazione. Potrebbe polarizzare ulteriormente il dibattito politico, specialmente su temi sensibili come i diritti riproduttivi, il matrimonio e le politiche di immigrazione. Inoltre, un partito con un forte fondamento religioso potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla separazione tra chiesa e stato, un principio fondamentale in molte democrazie moderne. “La creazione di un partito unico cattolico – scrive nel testo Terrana – è un’idea che merita una riflessione profonda e attenta. È fondamentale considerare le implicazioni etiche, teologiche e politiche di tale passo, assicurandosi che l’azione politica sia sempre espressione del servizio verso il bene comune e rispettosa della pluralità e della complessità della comunità cattolica e della società nel suo complesso”. Oggi nonostante le sfide e la militanza dei cittadini in numerosi partiti, un partito unico cattolico potrebbe anche rappresentare un’opportunità significativa per rinnovare l’impegno dei cattolici nella vita pubblica, promuovendo una politica che sia non solo etica ma anche inclusiva e aperta al dialogo. Potrebbe servire come un potente testimonial dei valori cattolici in azione, influenzando positivamente il dibattito su questioni di giustizia sociale, pace e tutela ambientale. Decio Terrana è un politico italiano nato a Grotte, in provincia di Agrigento. Ha una lunga carriera politica, iniziata all’interno della Democrazia Cristiana. Nel corso degli anni, ha ricoperto diversi ruoli importanti: Consigliere Comunale a Grotte. Sindaco di Grotte nel 1988. Consigliere Provinciale di Agrigento. Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento. Presidente del Consorzio ASI (Area di Sviluppo Industriale) della Provincia di Agrigento. Nel 2006, Decio Terrana è stato eletto deputato all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) nella XIV Legislatura rappresentando il collegio di Agrigento. Durante il suo mandato, ha partecipato attivamente alle attività parlamentari, firmando e co-firmando vari disegni di legge, interrogazioni parlamentari e mozioni. Impegnato nel campo dell’ associazionismo cattolico fa parte dell’ Mcl (Movimento cristiano dei lavoratori) in cui a ricoperto diversi incarichi provinciali, regionali e nazionali. Attualmente, è il Coordinatore Politico dell’UDC in Sicilia. Il testo nei prossimi mesi verrà presentato in Sicilia con un tour che interesserà le diverse province.