di Paolo Di Marco
ENNA – Sprofonda all’Ars il ddl di riforma degli enti locali e con esso si allontana il voto amministrativo ad Enna. Infatti un emendamento del deputato regionale di FdI Giorgio Assenza prevedeva un ritorno alle urne per il capoluogo ennese tra il 15 settembre e il 15 ottobre del prossimo anno. Ma il tutti contro tutti a Sala d’Ercole riporta il ddl in commissione Affari istituzionali; insomma il gioco dell’oca riprende dall’inizio bruciando il lavoro fatto.
E in atto quale scadenza vige per il l’elezione del sindaco e del conisglio comunale? “Attualmente la scadenza fissata è quella del maggio 2026.” lo chiarisce il deputato regionale del Pd Fabio Venezia che aggiunge: “E’ la scadenza prevista dal TUEL regionale che fa slittare di un semestre le elezioni.” Infatti quattro anni fa gli elettori ennesi vennero chiamati alle urne nell’ottobre del 2020. Quindi se l’Ars non decide di accellerare sulla riforma approvando anche l’emendamento Assenza, per sindaco e consiglieri scatta una proroga di circa sei mesi. E che i tempi non siano brevissimi per la riforma degli enti locali ce n’è da ancora una conferma Fabio Venezia: “Al momento è tutto in alto mare. Adesso poi si apre all’Ars la fase di bilancio che allunga inevitabilmente gli altri percorsi.”
Se la scadenza prolunga l’attesa, le forze politiche ritornano a prendere tempo per non anticipare la volata puntando l’attenzione sul voto di secondo grado delle Provinciali che dovrebbe tenersi domenica 15 dicembre.