LEONFORTE – “C’è disponibilità al confronto per dare solidarietà concreta ai comuni in difficoltà. Ma con espressa richiesta di salvaguardare la collettività da possibili crisi future e garantendo un servizio efficiente di distribuzione idrica sia nel breve che nel lungo periodo”. Sono le parole del sindaco di Leonforte Piero Livolsi, che ha scritto al presidente dell’Ati Enna e a tutte le autorità interessate dalla crisi idrica.
Il primo cittadino ci tiene a rispondere alle notizie circolate in questi giorni su possibili prelievi idrici dalle “fonti” del territorio del Comune di Leonforte e su quanti hanno ipotizzato che questi prelievi, in qualche modo, potrebbero essere una soluzione per i Comuni in crisi idrica della provincia di Enna.
“L’unica ipotesi ad oggi proposta in sede di conferenza dei sindaci componenti l’ATI su Leonforte riguarda l’utilizzo dell’acqua che sgorga dalla Granfonte, pari a circa 20 litri al secondo da invasare presso la Diga Nicoletti e rendere disponibile per uso umano con un potabilizzatore – puntualizza Livolsi – progetto per il quale anche lo scrivente aveva condiviso l’opportunità e utilità ai fini della mitigazione della crisi idrica dei comuni viciniori”.
Altri sulla stampa locale avrebbero ipotizzato un prelievo del surplus di dotazione idrica dei pozzi di Leonforte per circa 8 litri al secondo. “Ma questa ipotesi non è stata mai rappresentata – specifica ancora il sindaco – nel corso degli incontro dell’ATI. Eppure ha creato una situazione di “tensione” tra la popolazione che già da tempo subisce distacchi per le condotte delle contrade servite dall’acquedotto del “Dittaino” e dall’Acquedotto Interconsortile gestiti dal consorzio di Bonifica con gravi disagi per le popolazioni servite che ricevono acqua ogni quattro giorni”.
In merito a questa ipotesi, il sindaco avanza delle richieste, ricordando “il principio di solidarietà tra comunità”. Chiede di “provvedere prioritariamente a volere rifornire con il “Surplus idrico” dei pozzi di Leonforte le contrade del territorio Leonfortese servite dall’acquedotto del Dittaino”, ovvero le contrade Canalotto, Samperi, Voltarutta e San Filippo. E la Condotta Interconsortile, con le contrade San Giovanni, Cernigliere, Pianetti, Costa Grande, Cipolla, Cannolo e Picinosi, “gestite dal Consorzio di Bonifica di Enna e alimentati con acqua che prima veniva approvvigionata da SiciliaAcque che oggi ha interrotto le forniture, con distribuzione dell’acqua a migliaia di cittadini leonfortesi abitanti delle contrade nel territorio comunale ogni quattro giorni”.
Chiede poi, il sindaco, di “effettuare le misurazioni sia di portata che di capacità complessiva dei singoli pozzi, in modo da scongiurare in caso di eccessivo continuato prelievo in “surplus” il prosciugamento delle sorgenti per i mesi futuri”.
Tra le richieste c’è anche la questione posta già in sede di riunione, ovvero di “attuare il recupero delle acque della Granfonte per circa 20 litri al secondo da invasare presso la diga Nicoletti come rappresentato in conferenza ATI dalla Cabina di Regia Regionale”.
Per il sindaco si dovrebbe attivare “il recupero, già chiesto, delle acque reflue del Depuratore di Leonforte/Assoro con lavori di adeguamento della depurazione terziaria del depuratore con un potenziale di 69 litri al secondo da invasare nella diga Nicoletti anche per uso zootecnico”.
E infine Livolsi propone “all’assemblea dell’ATI di volere portare all’ordine del giorno la modifica delle tariffe idriche dell’Ambito provinciale di Enna e in particolare del territorio del Comune di Leonforte tenuto conto che l’acqua non viene acquistata da SiciliaAcque ma prelevata direttamente dai pozzi presenti nel nostro territorio”.
“Nello spirito costruttivo e di collaborazione – conclude – si chiede al presidente ATI di volere portare all’ordine del giorno le problematiche sopra evidenziate coinvolgendo il gestore AcquaEnna, e tutti gli organi in indirizzo a volere intraprendere ogni iniziativa utile per la soluzione dei problemi sopra evidenziati”.