ACIREALE (CATANIA) (ITALPRESS) – Il direttore generale della Protezione Civile siciliana, Salvo Cocina, con il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, stamane, ha visitato i luoghi più colpiti dal nubifragio di ieri. Erano presenti funzionari della Protezione Civile nazionale e regionale, il dirigente comunale dell’Area Protezione Civile Nicola Russo, componenti della giunta e del consiglio comunale, i carabinieri e la polizia locale.
Cocina ha incontrato amministratori, volontari e cittadini colpiti per un primo esame della situazione e per verificare le criticità emerse.
“Innanzitutto pensiamo a quello che è stato scongiurato sotto una pioggia così forte e violenta. Il giorno prima è stata data una preallerta, il sistema era stato attivato e i sindaci e i volontari hanno lavorato benissimo. Il territorio ha retto bene e non ci sono state vittime – ha evidenziato il direttore Cocina -. Il territorio è stato colpito pesantemente e siamo qui oggi per vedere i danni e i presupposti per lo stato di emergenza di cui riferirò al presidente Schifani. Si passerà alla stima dei danni e alla rimozione delle eventuali situazioni di pericolo. Questo è un territorio vulnerabilissimo, da un primo esame fatto alle opere realizzate dopo l’alluvione del ’95 devo dire che hanno aiutato e questo programma va completato, partendo dai fiumi”.
I sopralluoghi che hanno interessato il quartiere di San Cosmo, la zona della Timpa interessata dalla frana e Capo Mulini saranno utili a fare una stima dei danni e dei primi interventi necessari di ripristino delle infrastrutture e di messa in sicurezza dei luoghi.
“Ringraziamo la Protezione Civile regionale e nazionale, che si sono subito attivate e che oggi sono presenti nei Comuni danneggiati – ha dichiarato il sindaco Roberto Barbagallo -. Abbiamo discusso e valutato le criticità sul nostro territorio e cerchiamo di avere la possibilità di intervenire programmaticamente, in modo da evitare in futuro quello che abbiamo vissuto. Dobbiamo tuttavia riconoscere che è stato un fenomeno molto intenso e violento, ben oltre quello che ci aspettavamo. Eravamo in allarme, avevamo disposto quanto previsto in questi casi, avevamo chiuso le scuole e avevamo fatto quanto è giusto fare ogniqualvolta ci sia anche solo la preoccupazione. La sicurezza è al primo posto. La situazione era molto complicata, ma il territorio ha tenuto. Abbiamo avuto tanti allagamenti di seminterrati e garage e le strade non erano percorribili, ma sono emerse tre vere e proprie criticità: Capo Mulini, il viale Cristoforo Colombo con conseguenze sul quartiere di San Cosmo e l’area della Timpa su Santa Tecla, su cui dobbiamo intervenire. Ringrazio quanti tra ieri e oggi hanno dato una mano, anche mettendosi a rischio. Adesso la Protezione Civile regionale e la Protezione Civile locale procederanno a elaborare la stima dei danni e auspichiamo che il Governo riconosca lo stato di emergenza”.
Intanto, sono proseguiti per tutta la giornata gli interventi dei Vigili del fuoco per i danni causati dal maltempo. Dalla mezzanotte alle 17.30 i Vigili del fuoco hanno eseguito 136 interventi su tutto il territorio della provincia di Catania. Sedici gli interventi ancora in corso riguardanti i danni causati dai violenti nubifragi e dai fiumi d’acqua che hanno invaso strade e scantinati, causando dissesti statici. Forniti anche servizi di assistenza. I territori principalmente interessati sono i comuni di Torre Archirafi, Riposto, Giarre, Acireale, Aci Sant’Antonio. Richiamato personale dei Vigili del Fuoco in servizio straordinario per garantire supporto ed assistenza. In particolare, fanno sapere dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco “si lavora a svuotamenti d’acqua, recuperi e verifiche nelle zone colpite dal nubifragio di ieri. Molti interventi in corso riguardano oltre ai danni d’acqua nella zona Ionica, anche verifiche e dissesti su tutto il territorio comunale del capoluogo e provinciale”.
– foto ufficio stampa Comune di Acireale –
(ITALPRESS).
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