di Paolo Di Marco

ENNA – La Nuova Dc di Totò Cuffaro entra in giunta ad Enna. Sarebbe questo il risultato del summit avvenuto nelle ore passate. I rumors sostengono che il sindaco Maurizio Dipietro si sarebbe alla fine convinto e si appresterebbe ad assegnare una delega ad un esponente democristiano. Da parte sua il partito dell’ex presidente della Regione porterebbe in dote due voti a Sala d’Euno che in tempi  di carestia valgono come oro. In atto il cartello di opposizione, con la Dc dentro, conta 14 voti, senza 12. Tanti quanti ne conteranno le forze di Dipietro con lo Scudocrociato in giunta, a meno di eventuali terremoti. Una mossa per appattare i numeri dentro il consesso civico. Con due voti in più, ad esempio, l’amministrazione avrebbe evitato il disastro del Consorzio Ente Autodromo che tanti grattacapi sta oggi apportando. Commentando questa indiscrezione che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni qualcuno ha voluto aprire scenari ben più vasti che però non sembrano appartenere al momento. È stato ipotizzato l’avvio di un percorso che dovrebbe portare l’esecutivo di Dipietro ad approdare ufficialmente nelle sponde del centrodestra. Una tale mossa chiarirebbe di molto il quadro politico del capoluogo anche in previsione delle elezioni comunali della primavera del 2026. Con una tale evenienza i partiti Mpa, FdI, Forza Italia, Nuova Dc e Lega potrebbero dare corpo alla preparazione delle liste per Sala d’Euno ben sapendo che il candidato a sindaco sarà partorito dal tavolo regionale essendo Enna capoluogo di provincia. Ma i nodi sono troppi e troppi ingarbugliati per dare spazio ad un percorso che avrebbe però una prospettiva ben chiara. Il primo intoppo è in capo al sindaco. Maurizio Dipietro, non ricandidabile, dovrebbe fare chiarezza e indossare ufficialmente e senza annacamenti di sorta una casacca di partito. Oggi a tanti, probabilmente poco informati, non è del tutto chiaro se aderisce al partito dei sindaci di Lagalla, come ha riportato la stampa regionale, o sta con Renzi o ancora continua a sentirsi espressione del civismo. Se sta con Lagalla il percorso verso il centrodestra è avviabile, se non ci sta si sta parlando di aria fritta. Ma se sta con Lagalla e quindi con prospettiva centrodestra che ci stanno a fare in giunta gli assessori in quota Renzi? E chi dovrebbe uscire per fare posto agli assessori di Forza Italia, Lega, Nuova Dc e compagnia bella? In ogni caso però un ritorno alla politica e ai partiti sembra necessario. La mancanza di chiari riferimenti ha fatto perdere alla città di Enna, a favore di altre realtà, quel ruolo di indirizzo politico che ha esercitato per decenni e decenni. Per il momento l’unica certezza rimane il fatto che l’Mpa continua ad essere l’azionista di riferimento del sindaco. Altra certezza è la spinta che Dipietro deve saper gestire e che proviene da assessori e consiglieri che chiedono una linea chiara, netta e proficua che li porti ad affrontare la campagna elettorale del prossimo anno.