PALERMO (ITALPRESS) – La Sicilia accelera sulla connessione alla fibra ottica FTTH grazie agli investimenti infrastrutturali di Open Fiber che oggi ha presentato i risultati del progetto di completamento del Piano Banda Ultra Larga nell’isola, che complessivamente ha interessato 300 Comuni per un investimento di 239 milioni di euro. La regione è la prima del Sud e tra le prime d’Italia a completare il progetto infrastrutturale delle aree bianche. Questa mattina a Palermo, presso la Sala “Piersanti Mattarella” di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, si è svolta la conferenza stampa per annunciare la conclusione del Piano BUL nella regione. Presenti all’evento l’Assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, l’Amministratore delegato di Open Fiber Giuseppe Gola, il responsabile Area Sud di Open Fiber Emanuele Briulotta e l’Amministratore delegato di Infratel Italia Pietro Piccinetti. Il Piano, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e gestito da Infratel Italia, prevede la realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga in oltre 6.000 comuni italiani delle cosiddette “aree bianche”, ossia borghi e piccoli centri sprovvisti di connettività ultraveloce. L’infrastruttura – che rimane di proprietà pubblica – è realizzata e gestita in concessione da Open Fiber che si è aggiudicata i bandi pubblici indetti da Infratel Italia.
Grazie alla nuova infrastruttura in fibra ottica, capace di offrire velocità fino a 10 Gigabit per secondo, si aprono importanti opportunità per cittadini, imprese e amministrazioni locali: dalla telemedicina al lavoro da remoto, dal controllo del territorio alla gestione intelligente dei servizi urbani. La tecnologia FTTH (Fiber To The Home, la fibra ottica fino a casa) di Open Fiber garantisce inoltre un impatto ambientale ridotto, con un consumo energetico inferiore del 60% rispetto alle reti in rame, e un contributo concreto alla sostenibilità sociale ed economica.
Nei 300 comuni coinvolti nel Piano BUL in Sicilia sono stati realizzati oltre 4.500 chilometri di fibra ottica, abilitando la connettività in FTTH per circa 380mila unità immobiliari e circa 261mila con tecnologia FWA (il collegamento misto fibra-wireless), circa 2300 sedi della Pubblica amministrazione (scuole, ospedali, presidi sanitari, uffici comunali, biblioteche, forze dell’ordine).
“Sono davvero orgoglioso del fatto che la Sicilia sia la prima grande regione italiana e la prima del Sud Italia a completare il Piano Banda Ultra larga, che ha consentito la connessione in fibra ottica di ben 300 comuni – ha sottolineato l’assessore Dagnino -. Un altro importante risultato del governo Schifani, grazie al quale la Regione si dota di autostrade digitali all’avanguardia. Un’infrastruttura strategica per la crescita del nostro territorio, che segna un passo decisivo per l’eliminazione del digital divide proiettando l’isola all’avanguardia nell’economia legata all’innovazione tecnologica. Un risultato concreto che rende possibile, finalmente, la connessione ultraveloce anche nei piccoli centri, colmando un divario infrastrutturale tra grandi città e territori a minore densità abitativa. E’ un’opportunità reale per generare sviluppo, aumentare la popolazione delle aree interne, che rende la nostra Isola più competitiva e attraente per le imprese e per tutti coloro che svolgono lavori nei quali si fa largo uso delle nuove tecnologie, come i nomadi digitali e i south workers, aprendo opportunità come l’implementazione della telemedicina e aumentando l’efficienza delle pubbliche amministrazioni”.
Secondo Giuseppe Gola, Amministratore delegato Open Fiber, “con la chiusura del Piano BUL in Sicilia, Open Fiber raggiunge un traguardo strategico in una delle regioni più significative del Sud che ha sempre dimostrato una forte attenzione verso l’innovazione tecnologica. Questo Piano è stato concepito per garantire anche ai cittadini dei piccoli comuni una connessione all’altezza di quella disponibile nei grandi centri urbani, e oggi possiamo affermare con orgoglio di aver costruito in Sicilia un’infrastruttura digitale all’avanguardia. Ora è essenziale incentivare l’adozione della rete FTTH per migliorare la vita dei cittadini, rafforzare le imprese locali e contrastare lo spopolamento delle aree interne”.
Pietro Piccinetti, Amministratore delegato Infratel Italia, ha sottolineato che “il completamento del Piano Banda Ultra Larga in Sicilia rappresenta un traguardo di assoluto rilievo, non solo per la regione, ma per l’intero Paese. Grazie all’impegno congiunto delle istituzioni con i finanziamenti del MIMIT e Regione Sicilia, le attività operative di Infratel Italia e di Open Fiber, la Sicilia è oggi la prima regione del Mezzogiorno a chiudere le attività infrastrutturali nelle aree bianche, garantendo a cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni una connettività all’altezza delle sfide della modernità. Si tratta di un risultato concreto di politica industriale e coesione territoriale, reso possibile da una visione di lungo periodo e da una progettazione efficace: la fibra pubblica, che abbiamo contribuito a realizzare, è un’infrastruttura strategica per la crescita economica, la competitività e l’inclusione digitale dei territori. Oggi celebriamo un punto di arrivo, ma – ha concluso – soprattutto un nuovo punto di partenza per generare valore, servizi e opportunità in modo capillare e sostenibile”.
– foto ufficio stampa Open Fiber –
(ITALPRESS).
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