di Martina Bascetta

AIDONE – Medusa che rivela la sua verità più intima è la voce di ogni vittima dimenticata. Questo il leitmotiv della rappresentazione teatrale offerta a Morgantina lo scorso mercoledì, 6 agosto. La regina gorgone, interpretata magistralmente da Elisa Di Dio, apre il suo cuore al pubblico che rimane avvinto dall’inizio alla fine della performance, trionfando in standing ovation nella platea dell’antico teatro greco. Uno spettacolo degno di nota, voluto all’interno del Barbablù Fest di Aidone con l’essenziale collaborazione del Parco Archeologico Villa Romana del Casale – Morgantina.

La pièce drammatica, con la regia di Filippa Illardo e Dario La Ferla e gli attori Jessica Aiello, Elisa Di Dio, Federica Gurrieri e Andrea Saitta, non vuole raccontare il mito diffuso della donna mostruosa e malvagia che pietrifica chiunque tenti di incontrarne lo sguardo. Ma narra la verità di una donna ferita, tradita e violata.

“La nostra Medusa vuole dar voce a tutte le vittime che una voce non l’hanno mai avuta” commenta Illardo, autrice del testo unitamente a Di Dio. Il primo pensiero va naturalmente alle vittime di genere; alle donne la cui integrità fisica e psicologica viene continuamente violata e che, troppo spesso, non conoscono giustizia. Ma il commento della drammaturga estende il significato della performance oltre questo confine. Una scenografia essenziale, quasi assente, che lascia tutto lo spazio al peso delle parole di Medusa, donna ferita e tradita dagli dei e dagli uomini.