di Paolo Di Marco
E adesso Enna che se ne fa dell’ex istituto Pascoli? E la domanda che la cittadinanza pone al Comune e all’università Kore. Alcuni anni fa dopo travagliate e complesse interlocuzioni l’intesa portò l’istituto in mano all’Università Kore per trasferirvi una facoltà. Questo autunno avrebbe dovuto vedere l’inizio dell’anno accademico della facoltà di Scienze motorie, e invece niente. I rumors affermano che non è stato possibile procedere alla ristrutturazione dell’immobile per via dell’alto costo dei lavori. Nel frattempo non è stato neppure individuata un nuova struttura dove trasferire una facoltà. Silenzio assoluto.
E adesso Enna che se ne fa dell’autodromo? Forse è inadatta anche la domanda che poniamo ad amministratori e consiglieri comunali. La trasformiamo: “Oggi le comiche sono finite?” Per chi non se ne fosse accorto è un anno e due mesi che l’autodromo e il suo consorzio sono stati distrutti, bombardati, annientati. Coloro che votarono per questa soluzione affermarono che lo facevano per realizzare una struttura societaria migliore o più efficiente. Risultato, di attivo c’è stata solo la nomina del liquidatore che qualcuno animato di buona volontà, solo quella, intendeva allontanare come se niente fosse successo. Ebbene il commissario liquidatore è ancora in carica e vista l’aria che tira vi può rimanere altri 100 anni. Di altro di concreto nulla. Oltre alle parole, improvvide, che si sono via via sommate solo qualche documento neppure firmato e roboanti risposte a quesiti che nessuno prende in considerazione. Per dirla tutta il gioco è stato semplice. C’è stato un nocciolo duro del voto per lo scioglimento del Consorzio al quale non fregava un bel nulla dalla vita dell’autodromo, di Pergusa o del polo sportivo. L’unico interesse era di sbattere fuori il presidente Mario Sgrò e di assestare un gran ceffone al sindaco Maurizio Dipietro. Qualcuno ha goduto poi nel sbrindellare l’intero Cda del Consorzio. Insomma goduria allo stato puro. Una goduria, però, che ha prodotto solo danni per l’intera comunità.
E adesso Enna che se ne fa della struttura dell’ex ospedale Umberto I°? Dopo che la Regione ha gentilmente declinato l’invito di ristrutturare l’intero complesso sull’argomento è calato un assordante silenzio. E dire che nelle migliaia e migliaia di metri quadrati dell’enorme struttura, oggi occupata solo da topi e ragni, potrebbero trovare posto tutti gli uffici regionali che oggi risiedono nel capoluogo in affitto. Non solo ma ci sarebbe posto anche per uffici statali o per strutture private che pagando un giusto canone di locazione darebbero all’Erario regionale un po’ di respiro. E invece niente, topi e ragni celebrano indisturbati ancora oggi il loro regno. Necessario trovare una soluzione per far uscire la struttura dall’oblio.
E ci fermiamo a tre, ma le domande potrebbero facilmente moltiplicarsi. Per queste e altre problematiche Enna attende soluzioni ma non digerisce ammiccamenti, perdite di tempo o imbrogli vari.