John Henry Newman durante il suo viaggio in Sicilia, nel 1833, si ferma a Leonforte (EN) gravemente ammalato. Come Egli stesso riporta nelle sue memorie, fu allora che pensò di non aver “peccato contro la Luce” e che Dio aveva “ancora del lavoro per lui”. Infatti si ristabilì e poté riprendere, pur con qualche ricaduta, il suo viaggio.
Sulla nave che lo riportava in Inghilterra scrisse una poesia/preghiera che segna l’inizio, ed uno dei punti più alti, del suo percorso mistico che lo condurrà alla conversione dall’anglicanesimo alla Chiesa Cattolica Romana.
È proprio in ‘Lead, Kindly Light’ (“Guidami, Luce Gentile”, sono le prime parole di quell’inno e che finiranno per dare il titolo alla composizione) che Newman esprime, liricamente, il fulcro di quella che sarà la sua riflessione filosofica e teologica, che guiderà il suo operato e che oggi la Chiesa ci attesta essere la sua santità, ufficialmente annunciata da Papa Francesco e che verrà a breve proclamata.
Il testo è stato, nel tempo, variamente musicato. Moltissime sono le partiture, scritte da altrettanti autori, che lo mettono in note; Con gli stili più vari, dal sinfonico al pop, dal ‘a cappella’ al gospel, al folk al classico. Eseguito sia liturgicamente che come canto/preghiera comunitario.
La cosa straordinaria è che è trasversale a tutta la cristianità, e non solo. Infatti, nei diversi arrangiamenti musicali, viene eseguito sia dai cattolici romani che dai protestanti, dagli anglicani ai mormoni e luterani in generale!
Fra i maggiori intellettuali del suo tempo  – quasi l’intero XIX sec. – Newman, all’imponente conoscenza letteraria, filosofica e teologia, aggiunse un’ottima preparazione musicale essendo peraltro anche un egregio violinista.
Infatti sia da anglicano che poi da cattolico s’interessò profondamente,  e molto ebbe da dire, sugli aspetti liturgici ed artistici della musica.
Nell’evento leonfortese del 29 giugno oltre a varie esecuzioni, nei diversi stili, di brani musicali del testo ‘Lead, Kindly Light’ in italiano ed inglese, ad opera dell’Ensemble strumentale Sicilia G. Verdi e del gruppo Tandem, ci sarà una relazione del Prof. Guido Fabrizio Milanese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, fra i maggiori esperti internazionali dei temi su accennati.