di Josè Trovato
Leonforte. Ci sono cinque nuovi positivi al Coronavirus in città. Ne ha dato notizia la Prefettura al sindaco Carmelo Barbera, eppure – nonostante sia trapelato da Enna che alcuni degli oltre centottanta tamponi in sospeso sarebbero stati “processati” – non si ha ancora notizia di quanti leonfortesi attendano ancora di conoscere la loro positività, o negatività, al Covid-19. Sale così a 23 il numero dei positivi, con i cinque che si vanno ad aggiungere ai diciotto già noti da giorni. Numero a cui va aggiunto un leonfortese guarito e tre persone che purtroppo non ce l’hanno fatta e hanno perso la vita.
E questa mattina il sindaco Carmelo Barbera, assieme al vice Salvo Campione e all’avvocato Ones Benintende, a cui l’ente ha conferito mandato – accettato a titolo gratuito dal penalista leonfortese – ha depositato al Commissariato di Polizia e alla stazione dei carabinieri un esposto, proprio sulla questione legata ai tamponi effettuati e alla mancanza di alcuna notizia sul loro esito.
“Abbiamo i dati perché ci ha trasmesso l’elenco aggiornato la Prefettura, che desidero ringraziare per l’importante opera che svolge, ma l’Asp sino ad ora non ha confermato nulla – afferma il primo cittadino -. Ci sono cinque nostri concittadini in più risultati positivi, anche se per uno di essi è da verificare se risieda davvero a Leonforte. Inoltre, dalle verifiche che siamo stati costretti a fare noi, come amministrazione comunale, siamo risaliti alla notizia che si tratta di soggetti sottoposti a tampone domiciliare o al Palazzetto dello sport, che fortunatamente stanno bene”.
“Sono asintomatici o hanno sintomi lievi. L’Asp, ribadisco, non ha confermato nulla, non ha trasmesso nulla e da ieri mattina informalmente ci viene fatto sapere che i risultati dei tamponi sarebbero arrivati, senza aggiungere maggiori particolari; nonostante una nostra richiesta di accesso agli atti avanzata già il 13 aprile. Ritengo che questo silenzio sia irrispettoso nei confronti dell’istituzione e della comunità che rappresento – conclude Barbera –. Voglio ricordare a tutti che il Comune non chiede i dati per soddisfare una propria curiosità, ma per ragioni strettamente legate alla sicurezza dei nostri cittadini. Conoscere le positività ci induce ad attivare un meccanismo di profilassi a tutela della salute pubblica di tutti i cittadini”.