Si è spento un mio caro amico, il dermatologo Federico Amato. Lascia la moglie Veronica e i due figli Giuseppe e Maria Chiara.
Caro Federico, hai lasciato questo mondo.
Che dire? Provo, come tutti quelli che siamo rimasti qui è che come me ti erano vicini, un profondo senso di vuoto. Mi mancano già i tuoi sorrisi; mi manca la tua passione civile e politica. Mi mancano le nostre lunghe chiacchierate in ospedale, quando mi visitavi e mi parlavi de “La fattoria degli animali” di Orwell. Eri un grande amico caro Federico, ma soprattutto eri un gran Signore, una persona perbene, un medico fedele al giuramento di Ippocrate. Ricordo quando venisti a vedere mio padre a casa, senza che gli fosse dovuto e ti chiesi quanto fosse l’onorario: tu mi dicesti ”nulla”. Non eri venale come altri tuoi colleghi.
Basta, non scrivo più nulla sennò divento retorico.
Fà buon viaggio, caro Federico. Ti abbraccio forte.
Mario Antonio Pagaria
Federico Amato era il prototipo dell’uomo buono. Un sorriso travolgente che esprimeva tutta la sua infinita gentilezza e il suo amore per il prossimo. Le ho sempre dato del lei, dottore Amato, ma con me aveva lo stesso rapporto che ritengo avesse con tutti: apparentemente distaccato, ma con una cordialità intrisa di un profondo senso di umanità e di rispetto. Non sarà possibile dimenticarla (josè trovato)