Leonforte. Dopo circa un anno dalla prima richiesta e dopo avere atteso a lungo quella che sembrava una felice conclusione, a partire dal 31 dicembre sono state ritirate alle società sportive leonfortesi le autorizzazioni per l’utilizzo della palestra della scuola media Dante Alighieri di Leonforte. A riferirlo è Giovanni Galanti, presidente dell’A.S.D. Sportland, secondo cui il risultato è che bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 6 ai 12, che sino a Natale si sono allenati in palestra tre volte alla settimana, nel pomeriggio, con tre turni in base al target d’età, che oscilla dai 6 ai 12 anni per minivolley e “c.a.s.” adesso non potranno più farlo.
“Paradossalmente – afferma Galanti – a Leonforte è diventata un’impresa riuscire a fare attività coi bambini: alcune palestre scolastiche non sono mai state concesse perché si preferisce tenerle chiuse ancorché nuove, altre vengono concesse salvo poi ripensamenti (quello che è successo a noi), dell’unico palazzetto dello sport comunale non voglio nemmeno parlarne dopo i disagi vissuti l’anno scorso, che come sapete ci hanno costretto ad abbandonare la nostra casa con il nostro materiale ancora all’interno”.
“Nel nostro caso, nonostante le rassicurazioni iniziali che hanno portato noi e altre due società (basket e calcio a 5 femminile) a cominciare la stagione sportiva nella palestra della Scuola media Dante Alighieri, il Comune ha deciso di non concedere più la palestra, delegando alla scuola qualunque decisione. La Scuola, sebbene avesse inizialmente concesso il nulla osta, si è tirata indietro mettendo in evidenza di non essere la proprietaria e quindi che tutte le decisioni dovevano essere prese dal Comune. Sta di fatto che, a conclusione di tutti questi cavilli burocratici, di questi batti e ribatti tra funzionari e organi competenti, la nostra società e i nostri ragazzi sono senza palestra”.
“Di chi è la responsabilità? Come al solito di nessuno! Forse dei bambini nel volere giocare a pallavolo o della società che sta impazzendo per trovare una soluzione. È comunque una vergogna che istituzioni che dovrebbero tutelare i bambini ed il loro diritto allo sport, abbiano preso questa posizione. L’unico sostegno, in questa situazione veramente difficile, lo abbiamo trovato nella persona dell’assessore Basilio Politi, che si è adoperato per aiutarci a trovare una soluzione”.