ENNA. “La nostra associazione, presente sul territorio dal 2009, da sempre raccoglie al proprio interno non solo studenti medi della nostra provincia ma anche i loro rappresentanti al consiglio di istituto e consulta, al fine di creare un gruppo quanto più possibile ampio e variegato, permettendo ai rappresentanti stessi di confrontarsi sulle tematiche che interessano il mondo della scuola e di trovare soluzioni comuni e fattive per la comunità studentesca che rappresentano. A seguito dei fatti del Majorana di Piazza Armerina, testate giornalistiche locali e nazionali, associazioni studentesche da tutta Italia, giovanili e partiti, parlamentari, associazioni del terzo settore, docenti e semplici cittadini hanno preso parola per mostrare solidarietà agli studenti della scuola piazzese per quanto accaduto”. Inizia così la nota della FDS, la Federazone degli studenti

“La nostra associazione, una delle prime ad interessarsi al caso per la vicinanza territoriale, ha, in un primo comunicato stampa, mostrato solidarietà ai rappresentanti per quanto accaduto, sottolineando che ‘auspichiamo fiduciosi che i vertici Polizia di Stato (che per dovere di cronaca, in Provincia di Enna si sono sempre distinti negli anni per la collaborazione con gli studenti) possano fare chiarezza sull’accaduto”. Il Dirigente Scolastico ha affermato a mezzo stampa che sono state prese le generalità dei rappresentanti, tesi confermata dai rappresentanti stessi, come poi espresso nel comunicato della Consulta Provinciale degli Studenti di Enna, massimo organo di rappresentanza istituzionale della Provincia.

“(…)hanno detto che era un controllo su segnalazione (…) Poi la richiesta dei nominativi ai ragazzi, rappresentanti d’istituto (…) Non nascondo che la vicenda ha suscitato profondo disagio per l’insolito accesso dentro una scuola delle forze dell’ordine ed io stessa dovrò relazionare agli organi superiori quanto accaduto”. Chiara la posizione del Dirigente.””

Spiace vedere come una giovanile di partito della nostra città accusi la nostra associazione di dire il falso: “un normale controllo di prevenzione, alla luce dei numerosi scontri” avvenuti nell’ultimo periodo all’interno di scuole ed università. La polizia si è limitata a chiedere informazioni sull’organizzazione dell’evento senza effettuare alcun tipo di identificazione personale”, queste le parole dell’organizzazione. Abbiamo invece assistito al solito tentativo di demonizzazione delle forze dell’ordine ad opera della sinistra che ha dato una versione distorta dei fatti, accusando, ancora una volta, lo Stato di infliggere una violenta repressione. Tutto ciò per infangare l’operato delle forze dell’ordine (…)”.

“Alla luce di quanto detto, ci chiediamo come poteva un’assemblea di istituto regolarmente autorizzata e seguita a distanza nelle classi creare disordini? Qual è stato questo “tentativo della sinistra di demonizzare le forze dell’ordine”? Quali sarebbero le falsità propagate? Forse le parole del dirigente o dei rappresentanti? Noi continueremo, come abbiamo sempre fatto, a difendere i diritti degli studenti del nostro territorio. Continueremo a schierarci dalla loro parte ed in loro difesa, mostrando loro solidarietà e agendo nel bene esclusivo della comunità studentesca. Le ideologie di partito e la retorica inconcludente e demagogica di una parte che attacca l’altra con luoghi comuni, che creano un sorriso nello sguardo di chi legge, non ci appartengono. Solidarietà agli studenti del Majorana, per il diritto di Assemblea e di Libera espressione”.