di Paolo Di Marco
Silenzio, solo un assordante silenzio invade la conca pergusina e il suo autodromo. Niente progetti e meno che mai iniziative. Dopo la norma varata dall’Ars per la creazione di una fondazione che abbia a cuore le sorti del lago e dopo il ping pong fra l’amministrazione comunale e l’opposizione sul varo del progetto per una nuova governance dell’autodromo solo un assordante silenzio. La Regione dal canto suo ha perfino dimenticato di aver approvato la norma sulla costituzione della fondazione. Al Comune tutti zitti sul varo del progetto pro Pergusa.
L’assessore comunale allo Sport Rosalinda Campanile ha sostenuto che il no alla proroga del Cda dell’autodromo di Sala d’Euno è stato un colpo di mano dell’opposizione e adesso spetta a loro, perchè se lo sono anche intestati, presentare un nuovo programma per salvare capre e cavoli. Quindi braccia conserte e attesa. Una posizione, però, che convince poco. Riguardo una vicenda talmente vitale per la comunità ennese, il discorso, per le sue refluenze, va allargato necessariamente a tutta l’area pergusina, l’amministrazione ha il diritto/dovere di avere una sua proposta e consegnarla al voto del consiglio comunale e da agosto ad oggi non l’ha fatto.
L’opposizione con il suo no ha scardinato il Consorzio Ente Autodromo e considerata la valenza dell’argomento doveva avere in tasca una soluzione alternativa prima di buttare via bambino e acqua sporca. E invece sono trascorsi invano quattro mesi e nessun segnale si delinea ancora oggi all’orizzonte. Per adesso solo notizie negative, i calendari motoristici sono stati preparati senza Pergusa, le licenze internazionali dell’autodromo scadono a dicembre con la federazione che ha imposto delle prescrizioni che devono essere onorate.
Lo saranno? E quindi oltre alle gare per il 2025 è possibile che l’autodromo perda anche le licenze. L’ottimista di turno potrebbe ipotizzare un cambio di passo. Niente più circuito, puntiamo sulla riserva. Ma anche su questo fronte più che il silenzio sembra governare il nulla e dal gestore, l’ex Provincia, non arriva alcuna notizia. Uno scenario tetro per Pergusa con un solo spiraglio di luce. Le due università ennesi, Kore e Fondazione Proserpina Dunarea, recentemente hanno investito tanto sull’area pergusina e sicuramente non si fermeranno a metà dell’opera. A questo punto la speranza sta nel cambio di passo che potrebbero marcare le nuove amministrazioni e i consigli del Comune e dell’ex Provincia.