Si chiude la Serie A nella maniera più bella ed emozionante sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco. Il campo ci regala la salvezza miracolosa raggiunta dal Crotone che ha condotto un girone di ritorno eccezionale e all’ultima giornata ha battuto la Lazio e la sconfitta dell’Empoli a Palermo ne ha decretato il meritatissimo risultato che fino a qualche tempo fa sembrava pura utopia. Adesso per il mister dei calabresi, Davide Nicola, è tempo di tener fede alla promessa fatta che prevedeva un viaggio da Crotone a Torino in bicicletta in caso di salvezza. In bocca al lupo per il personale giro d’Italia che sappiamo sarà sicuramente più facile rispetto a ciò che ha compiuto la sua squadra.
L’altro verdetto da decidere riguardava la lotta per il secondo posto tra Roma e Napoli. I partenopei hanno vinto facilmente a Marassi contro una Samp che non aveva più nulla da chiedere alla stagione. I giallorossi invece hanno faticato parecchio contro il Genoa e sono riusciti a prevalere solo nel finale di partita per 3-2. La festa per l’accesso diretto alla prossima edizione della Champions League è stata l’occasione per tributare il giusto saluto al capitano di sempre, Francesco Totti, che ha giocato l’ultima partita con la squadra della sua vita e della sua carriera.
A fine gara è stato un mescolarsi di gioia, lacrime e disperazione. Il commiato tra il capitano giallorosso ed il suo popolo si può collocare tra le pagine più belle della storia di questo sport. Un tributo intenso, un Totti da brividi che con le sue parole e le sue lacrime ha fatto emozionare anche chi non vive il calcio, sicuramente anche chi pensa che il calcio odierno non sia ricettacolo dei veri valori dello sport.
Per il Pupone adesso si tratta solamente di scegliere se accettare la proposta di ricoprire un incarico dirigenziale fattagli pervenire dalla sua Roma, oppure continuare a giocare magari negli Stati Uniti, ed evitare che l’ultimo pallone calciato sia quello regalato ai tifosi in curva durante il giro d’onore.
Menzione particolare è giusto farla per le vittime dell’Heysel, accaduta 32 anni fa in quel di Bruxelles , laddove persero la vita 39 tifosi che stavano seguendo la finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus. A distanza di cosi tanti anni quelle immagini provocano ancora dolore e tristezza. Assurdo pensare che alcune di quelle persone non sono più tornate a casa.
E’ bello pensare che queste persone adesso tifino la propria squadra del cuore dalle tribune del Paradiso, in prima fila, e che siano pronte a sostenerla anche adesso, nella battaglia per entrare nella storia.