di Josè Trovato

“Sentiamo il dovere di esprimere il nostro grazie più sentito a tutto il personale, in quanto durante i mesi di permanenza nella struttura abbiamo potuto sperimentare la vostra professionalità, per l’encomiabile assistenza morale di cui è stata data prova, per il rispetto e l’amore trasmesso oltre che alla nostra, e per quello che abbiamo potuto constatare anche a tutti i pazienti, garantendo i diritti di ogni singolo malato”. Inizia così la lettera di gratitudine di Enza, nipote della signora Grazia, ricoverata alla R.S.A. Villa Maria di Leonforte dallo scorso 15 ottobre.
La signora Enza scrive, acconsentendo anche di inoltrare la sua lettera ai media, di voler portare a conoscenza di tutti il sentimento di gratitudine di tutta la famiglia per il trattamento ricevuto. “Le siete stati vicini come una grande famiglia”, aggiunge, rivolgendosi direttamente al personale della R.S.A., autentici angeli custodi per l’anziana, accudita con amore, oltre che con professionalità. “Le siete stati vicini confortandola, curandola fisicamente e moralmente; l’avete fatta sentire amata, riuscendo a darla quel sorriso sincero che certo non dimenticheremo. La nostra profonda riconoscenza, và in particolare per la professionalità dimostrata, per la grande umanità, e l’immensa pazienza che hanno caratterizzato ogni gesto, ogni sorriso e ogni istante delle lunghe giornate e nottate presso la struttura”.
“Poiché purtroppo, le strutture legate alla salute vengono oggi ricordate esclusivamente per casi legati alla mala malasanità, noi riteniamo che occorra dare il giusto risalto anche quando le cose funzionino e per tali motivi, ci piacerebbe che strutture del genere fossero portate ad esempio come fiore all’occhiello della tanto vituperata sanità siciliana. Nella speranza che possono essere dati i giusti riconoscimenti alla struttura e a chi esercita una professione diventata oggi alquanto difficile”.