Grande successo per la leonfortese Irene Varveri Nicoletti, che, nel pomeriggio di domenica 26 maggio, ha presentato la sua opera letteraria “Di terra e di nuvole. Brevi storie soffiate dallo scirocco” davanti al selezionato pubblico catanese di Castello Ursino. L’evento, inserito nel maggio dei libri 2019 è stato patrocinato dal Comune di Catania ed organizzato da Area Sud-Italia festival. Le letture dalla voce della stessa scrittrice e dell’attore Federico Fiorenza sono state introdotte dalla musica e dal canto di Maurizio Cuzzocrea.
L’incontro è stato condotto dal pedagogista Giacomo Timpanaro, vice presidente UCIIM, della cui eccellente relazione riportiamo le parti più emblematiche. “Io che sono innamorato della poesia, vado in estasi quando la prosa diventa poesia, ma in questa opera si va oltre, la prosa è arte poliedrica, è amore, è morale, valori, è vita. Tutte affermazioni dimostrabili sezionando il libro dell’autrice con la precisione di un chirurgo. Personaggi tratteggiati e dipinti come in un quadro o simbolicamente scolpiti. Mimica e linguaggio gestuale come nell’arte teatrale e suono di parole che, come in un crescendo musicale, avvince, facendo scaturire sentimenti ed emozioni.
Irene prende il lettore per mano e lo conduce dentro la storia, lo fa partecipare. Vado controcorrente e non presento il libro come rappresentazioni di figure femminili e maschili, ma come identità di persone umane che vivono nella comunità, persone che vivono secondo valori, cultura, spiritualità e rispetto di sé e degli altri, e altre persone legate invece alle sovrastrutture, alle apparenze, ai disvalori, alla nullità. In questa opera vi è, partendo dalla nostra realtà, l’universalizzazione umana, della comunità umana e, non a caso, la presentiamo nella culla di chi ha fatto dell’ intercultura il suo scopo di vita, Federico II. L’autrice ci insegna a prenderci per mano e ad apprezzare le piccole cose belle e i grandi amori, riflettendo sulla nostra e sulle altre vite, su come in un mondo di amore, di solidarietà, di fratellanza, di comunione, di rispetto, di pace, si realizza veramente la persona umana nella comunità, tra terra e nuvole”

Maria Elena Debole