di Josè Trovato

Il ventitreenne leonfortese Marco D’Angelo è stato eletto all’unanimità segretario del circolo leonfortese dei Giovani Democratici. La sua elezione è avvenuta venerdì scorso nel giardino della Villa Bonsignore, dove si è svolto il quarto Congresso di circolo dei Giovani Democratici leonfortesi. Un appuntamento profondamente significativo, considerati lo stallo e lo sfaldamento che hanno contraddistinto il centrosinistra a Leonforte negli ultimi due anni. Il rilancio dell’organizzazione giovanile del PD ha l’obiettivo chiaro di rimettere in campo una proposta politica unitaria, forte e alternativa all’attuale governo della città. Ma non solo: la riorganizzazione della giovanile aiuterà la città ad avere un dibattito democratico più vivace e meno piatto.
L’assemblea congressuale presieduta da Angelo Fichera ha così eletto all’unanimità come nuovo segretario di circolo D’Angelo, studente di scienze politiche e da anni militante e dirigente nei ranghi dei GD. D’Angelo ha nominato vicesegretario Gaetano Novello ed ha assegnato deleghe tematiche ad Angelo Sanfilippo, Davide Maurizi, Gaetano Li Volsi, Giuseppe Maccarrone e Salvatore Gandolfo. Ospiti del congresso il segretario provinciale del PD Vittorio Di Gangi, il sindaco di Assoro Antonio Licciardo e il Sindaco di Regalbuto Francesco Bivona, a riprova del fatto che c’è molta attenzione sulla ricomposizione e sul rilancio del partito a Leonforte su basi nuove, così come la nomina di Adriano Licata in direzione regionale del PD ha inequivocabilmente fatto intuire nelle scorse settimane.
Contento di questa nomina, il giovane D’Angelo ha affidato a Facebook un suo messaggio, l’indomani mattina. “Forse nell’emozione e nella concitazione del momento, ieri non ho espresso al meglio il senso di gratitudine che ho per ognuno di voi. Ricordo ancora la prima volta che entrai nella comunità dei democratici, fu nel 2014 in occasione della Festa de l’Unità di Leonforte. Ricordo le prime volte che entrai in sezione, osservavo con sguardo sognante i quadri di Berlinguer, di Pio La torre, mi affascinavano quelle mura che trasudavano di storia. Sono passati anni, ne sembrano passati di più perché si sa che 6 anni del PD equivalgono a 12 di un partito normale. Scherzi a parte sono stati anni fondamentali per la formazione della mia coscienza politica. Poi si, è arrivato il periodo delle scissioni e come diceva bene ieri Adriano Licata, a cui va un ringraziamento particolare, nonostante tutto miravamo sempre alla stessa meta. Mai mi sono sognato di considerare avversari gli amici che avevano preso un’altra strada, siamo stati per un pó di tempo dei separati in casa . Un ringraziamento va anche a mio padre che mi ha avvicinato alla sfera politica con la massima imparzialitá, non ha mai voluto che avessi un pensiero uguale al suo ma ha voluto sempre che avessi un pensiero mio, mi ha insegnato la bellezza del confronto ed ho imparato che nessuna idea puó essere superiore o inferiore rispetto a un’altra. Sono onorato di poter ricoprire questo ruolo, spero di non deludervi, spero che di essere all’altezza e so che potró contare su tutti voi. Forse solo ora sto iniziando a comprendere veramente il significato della frase..

Chi ha compagni non muore mai!“.