di Giovanni Vitale

«La tecnologia è entrata a far parte della sintesi di nuovi valori e di nuovi criteri di giudizio (…) si pensi ai progressi tecnologici legati a intelligenza artificiale, robotica, informatica, nanotecnologie, genomica etc.» P. Dominici.
Torno a questi argomenti, vedi A VOLO DI CIVETTA (5) (https://www.ennaora.it/2020/07/22/a-volo-di-civetta-5-cambia-la-vita-e-lintelligenza-artificiale-pure/), per sottolinearne ulteriormente l’importanza!
Da più parti, con autorevolezza, si indica la necessità e l’urgenza dell’aver consapevolezza sociale di ciò così da contribuire all’opinione pubblica ed orientarne la determinazione. In ogni aspetto della nostra vita è ormai penetrata la tecnologia, ci siamo talmente abituati da non rendercene conto. Eppure da sempre le società che prima, e meglio, si sono adattate alle nuove risorse tecnologiche, sono quelle che ne hanno tratto maggiore profitto economico e culturale.
Non si tratta di facile tifoseria, schierata fra ‘apocalittici e integrati’, fra la cultura d’elite e quella di massa. Né, tanto meno, fra valori illuministici e romantici.
C’è, invece, il dovere prendere consapevolezza della sopravvenuta complessità nell’interpretazione anche della nostra cultura che, ormai da decenni, si scontra e si fonde con le altre in una globalizzazione imprescindibile, già in atto da tempo, e le cui dinamiche prescrivono inedite categorie di analisi e prospettiva pluridisciplinare. Una nuova ‘immagine del mondo’ che riesca a fare tesoro dell’enorme conoscenza precedente e che, a scanso di pregiudizi e logore ideologie, sappia confrontarsi con le innovazioni della nostra epoca. Che nel rispetto delle identità, delle persone e dell’ambiente riesca a trarne i migliori vantaggi e magari, compatibilmente e dov’è possibile, ponga rimedi agli errori del passato.
È di questi giorni, ad esempio, la notizia che Anna Grassellino, di Marsala e laureata a Pisa, dirigerà al Fermilab dell’Illinois (Batavia, vicino Chicago), il team USA, ma evidentemente internazionale, che realizzerà un nuovo e straordinario calcolatore quantistico destinato a surclassare quelli già esistenti. Si tratta di mettere insieme varie competenze scientifiche e tecnologiche e, d’altronde, il Fermilab si occupa stabilmente di salvaguardia dell’ecosistema ed è solito ospitare i più svariati eventi culturali: conferenze e simposi di scienze sociali, concerti di musica classica e contemporanea, danze popolari e gallerie d’arte, giusto per citarne alcuni.