Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Enna, egregiamente diretto dal dottore Renato Valenti,  spesso al centro di chi, tanto per dirla col cantautore “fa del qualunquismo un’arte”, oggetto di ingiusti strali su una presunta inefficienza. Non è così, e possiamo dirlo a voce alta. Negli ultimi anni, in particolare, la direzione aziendale, rappresentata dal dottor Francesco Iudica, si è molto spesa per migliorare il reparto sia per quanto riguarda l’organico sia per quanto riguarda le infrastrutture. Ultimamente, poi, soprattutto dopo l’emergenza Covid, è dotato di un’ottima composizione organica e di ottime professionalità medico infermieristiche che, purtroppo, nonostante la rigidità di una politica che ha, soprattutto a livello regionale, delegittimato e continua a delegittimare la Sanità per il “popolo”, si fanno, letteralmente “a pezzi” per garantire ai pazienti standard qualitativi di cura ottimali, nell’assurda obbedienza a leggi che delegittimano sempre più il Welfare. E così, spesso, questi bravi e competenti medici ed infermieri, spesso, sono aggrediti dall’ignorante di turno, il quale, anziché prendersela con il politicante ambiguo, sfoga le proprie, perché no, giuste frustrazioni, con essi. Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ennese fa fronte ad un bacino di utenza molto ampio, si può dire a quasi tutta la provincia di Enna e, spesso si trova a dover affrontare casi provenienti da fuori provincia. Nel periodo di chiusura dovuto all’emergenza Covid 19 è stato adibito, appunto a questo scopo, ma ha dovuto smistare anche, verso i nosocomi di Leonforte e Piazza Armerina, i pazienti affetti da patologie, cosiddette “ordinarie”, ma non per questo meno meritevoli di attenzione. Abbiamo sentito il primario del Pronto Soccorso,come anzidetto,  il dottore Renato Valenti, che dirige , da qualche anno il reparto e gli abbiamo posto alcune domande.
Qual è stato il rapporto con i reparti Covid?
Il Pronto Soccorso si è trovato costretto a chiudere una parte del reparto e dedicarne un’ala all’area Covid mentre una parte del triage è stata mantenuta distante dalla zona rossa per i pazienti no Covid. I Pazienti sospettti Covid venivano subito sottoposti ad una Tac toracica ed al tampone ed in caso di positività, dopo essere stati stabilizzati, in area rossa, erano indirizzati presso i  due annessi reparti dedicati, che poi sono diventati tre, il terzo appunto diretto da me con quattro medici di emergenza, due nefrologi  due chirurghi, 12 infermieri e 2 Oss, che seguivamo in totale 25 pazienti. Contemporaneamente dirigevo il Pronto Soccorso che era attivo per gli altri pazienti che, ovviamente, inviavamo negli altri ospedali dell’Azienda.
Avevate molti accessi per patologie che non fossero Covid?
Devo dire, paradossalmente, che il Covid ha fatto, purtroppo da deterrente per gli altri malati, anche di altre patologie serie, e se si eccettuano le emergenze, si è ridotto sensibilmente il numero degli accessi al pronto soccorso ordinario.
Se non sbaglio i Decreti del Presidente del Consiglio vi hanno permesso di incrementare il personale. E’ così?
Si, sono stati assunti sei medici a tempo determinato e 10 nuovi infermieri provvisori oltre che qualche decina di operatori socio sanitari, ma fra poco questi incarichi scadranno, e ahinoi, tutto tornerà come prima.
Questi i nominativi del personale medico infermieristico del Pronto Soccorso di Enna:
Maria Domenica Amaradio, Giovanni Chiovaro, Laura Caruso, Francesco Paolo Di Venti, Antonino Virzì, Sandra Calabrese, Carmela Magliarisi, Sebastiano Trovato, Irene Curto,Francesco Antonio Lentini, Calcedonio Scarpinato, Clelia Perricone, Carmelo Seminara Emanuele Vallone, Giacomo Di Grigorio, La Quatra Giuseppe, Lorenzo Acciaro. Infermieri: Di Stefano, Cameli, D’Angelo, Pasqualino, Di Dio, Cuore, Castiglione, Cacciato, Scarlata, Iannello, Timpanaro, Cammarata, Restivo, Savoca,Pergola, Cacciato, Veronica, Vitale, Sottosanti, Falciglia, Iraci, Gervasi, La Rocca, Catanese, Cipriano, La Paglia, Murgana, Salvaggio, Rampello, Piano,LUnardo, Dello Spedale, Savoca, Puglisi, Germanà, REstivo, Monreale, Strazzeri, Messina, Ferro, Sorce, Scivoli, Piazza, Vigni, Belfiore, Veenzia, Birbitello, Scarlata.

Mario Antonio Pagaria