Il Gip di Enna Luisa Maria Bruno ha concesso gli arresti domiciliari a Giuseppe Privitelli, uno dei barresi coinvolti nell’inchiesta antidroga della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di Piazza Armerina che il 26 gennaio scorso hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 22 persone, tredici delle quali furono portate in carcere e agli altri fu imposto l’obbligo di dimora. L’indagine della polizia, si ricorda, ha sgominato una rete di spacciatori operante tra Barrafranca e Piazza Armerina, partita dall’incendio di un auto, un episodio “sospetto” che consentì agli investigatori di aprire uno squarcio sul mondo dei piccoli spacciatori di stupefacenti.
Privitelli il giorno dell’arresto non fu trovato a casa dagli agenti perché si trovava in Francia per motivi di lavoro, ma è rientrato rapidamente in Italia e si è presentato in Questura il 31 gennaio, assistito dagli avvocati Giuseppe Piazza e Catena Di Fazio. Condotto in carcere, poi il giovane, alla presenza dei suoi legali, ha accettato di rispondere al Gip durante l’interrogatorio di garanzia, negando ogni addebito e chiarendo la propria posizione. Così adesso il giudice per le indagini preliminari ha disposto la concessione dei domiciliari, che era stata chiesta dai difensori con un’apposita istanza.