Riceviamo e pubblichiamo una nota dal vertice provinciale e leonfortese di Forza Italia, in merito alla scelta del consigliere Davide Mangione di ritirare il proprio sostegno “incondizionato” all’amministrazione.
Forza Italia Enna apprende dell’abbandono del giovane consigliere comunale di Leonforte sig. Davide Mangione, a cui augura le migliori fortune umane e al quale porge sinceri auguri per il prosieguo della sua carriera professionale e politica, senza dubbio foriera di successi.

Le diverse posizioni e il confronto sono il sale della democrazia e l’anima di un partito.
Una dichiarazione di sopravvenuta “indipendenza” non non sconvolge la dirigenza, semplicemente perché non è una atto nuovo nelle dinamiche di un partito. 
La scelta del consigliere Mangione, per quanto spiacevole, è quindi da considerarsi non straordinaria e quasi messa in conto.
Fisiologica in un certo senso, sia perché la giovane età del consigliere non gli consente di avere maturato la consapevolezza della disciplina di partito, sia perché Forza Italia è stata evidentemente utilizzata dal “gruppo di persone”al quale il sig. Mangione fa riferimento nella sua dichiarazione.
Rispetto al suo contenuto, di certo vi è solo l’assoluta strumentalità delle argomentazioni addotte, unicamente frutto della volontà del partito di non chiedere ulteriori posizionamenti nella Giunta di Leonforte alla luce della paventata ipotesi di designazione di un quinto componente secondo quanto previsto dalla L.R. 3/2019.
Una posizione al quale probabilmente il giovane consigliere, non ancora pronto, auspicava di assumere per sé o di determinare in favore di altri componenti del gruppo ritenuto a lui vicino.
La verità oggettiva e documentata è che diverse volte il sig. Mangione ha assunto in Consiglio condotte “tattiche” o si è reso protagonista di assenze ingiustificate quando, invero, era richiesto il suo contributo su importanti documenti di programmazione amministrativa. E sebbene tali comportamenti abbiano comportato non pochi “fastidi” al gruppo dirigente, soprattutto perché non leali rispetto ad un patto programmatico con gli alleati di governo cittadino, il partito ha provato a comprendere l’immaturità politica del consigliere, cercando di sostenerlo nel suo percorso di crescita.
Il giovane Mangione, invece, ancora una volta, ha sottoscritto dichiarazioni azzardate, sui quali non ci si può un attimo non soffermare per ragioni di chiarezza politica e di trasparenza nei confronti della cittadinanza.
La prima questione riguarda i “ragazzi dei cantieri di servizi”.
Forza Italia ha apprezzato ed apprezza il lavoro di pubblica utilità svolto dalle persone appartenenti al bacino e lo ha dimostrato, ad esempio, costituendo una “squadra speciale” di manutentori che sono stati massimamente e distintivamente valorizzati nell’ambito delle attività di supporto tecnico alle scuole, grazie alla lungimiranza dell’ex Vicesindaco Nino Ginardi.
Ma non solo.
In termini più generali, il Sindaco Barbera e tutta l’amministrazione di cui Forza Italia fa parte sono riusciti a risolvere il grave problema ereditato di 50 famiglie appartenenti allo stesso bacino.
Dimentica il consigliere fuoriuscito che gli aventi diritto non erano stati avviati al lavoro e l’azione amministrativa ha permesso loro il pieno inserimento, dunque, la possibilità di fruire dell’indennità assistenziale prevista dalla legge regionale.
Sulla tematica dell’ex R.M.I. nulla può rimproverarsi a Forza Italia che ha agito tempestivamente, con i propri rappresentanti in Giunta, per garantire il pagamento tempestivo delle mensilità, arrivando anche a proporre ed ottenere l’anticipazione a valere sul bilancio comunale quando le risorse finanziarie regionali non erano ancora state stanziate ed erogate.
La seconda tematica concerne la redazione del programma politico-amministrativo e la sua attuazione.
Dal 2018 al 2020 Forza Italia, anche grazie al consigliere Mangione, ha “portato a casa” importantissimi risultati politici che gioveranno alla comunità, a partire da una grande azione di verifica dei conti comunali.
Senza soffermarsi a snocciolare le importanti misure approvate ed attuate, non essendo sede di campagna elettorale, sarebbe stato auspicabile e finanche corretto che il consigliere Mangione spiegasse analiticamente quali proposte politiche ha trasmesso alla segreteria locale per una preventiva valutazione e di quali altri progetti si è fatto promotore “nell’interesse della cittadinanza” che non sono stati presi in considerazione, compatibilmente con la cronologia del programma, i conti del Comune e la situazione pandemica che dal marzo 2020 ha imposto l’attenzione sugli aspetti sanitari, di ordine e sicurezza pubblica e di gestione dell’emergenza economica. 
Di quali “priorità” parla il consigliere?
Di certo non quella di revisione del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, vecchio di quindici anni e necessitante di aggiornamento per adeguarlo alla vigente normativa nazionale, che non è stato minimamente portato avanti a fronte della esplicita richiesta di intervento della commissione consiliare da lui stesso presieduta.
Nessuna “scaletta” è stata portata all’attenzione degli organi del partito né al rappresentante di Forza Italia nell’Amministrazione Barbera. 
Evidentemente è rimasta nel cassetto della scrivania del sig. Mangione insieme a tutte le restanti iniziative per le quali palesa delusione e di cui deve ritenersi unico responsabile.
La terza questione, rispedita al mittente, riguarda l’affermazione circa “programmazioni non condivise” e “scelte ad personam”.
Probabilmente il giovane consigliere, non ancora pronto alla gestione della cosa pubblica, è stato offuscato dai componenti del gruppo di cui asserisce essere sostenuto, al punto da non comprendere più che l’interesse pubblico non collima o non collima pienamente con le sue richieste che, lì sì, il partito ha orgogliosamente disatteso.
La responsabilità di Forza Italia, tutt’al più, va nella direzione opposta, ovvero di non avere posto la dovuta attenzione al momento della candidatura e di non avere detto “NO” qualche volta in più.
Le strade di Forza Italia e del consigliere Mangione si separano ed il partito non può che prenderne atto, nella certezza di avere agito secondo programma e nell’esclusivo interesse della cittadinanza.
D’altro canto, il giovane consigliere, mal consigliato, non dimostra la necessaria statura politica per convincere i propri indigesti elettori della bontà delle azioni poste in essere dal partito che lo ha accolto e che su di lui ha puntato per un percorso di crescita.
Nel congedarlo, un ultimo suggerimento, tuttavia, il partito ritiene di poterlo fornire affinché il sig. Mangione ne tragga favorevolmente il significato: “La politica non è il gioco del “cacio”… non si può rilanciare sempre”.
Commissario locale Giuseppe Longo
Il consigliere comunale Cristina Cocuzza
Il componente della direzione provinciale dr. Gaetano Di Gaetano
Il Coordinatore FIG ENNA dr. Nino Ginardi
Il Commissario Provinciale dr. Salvo Campione