di Emanuele Parisi

Un punto di riferimento che se ne va. Improvvisamente. In un caldo mattino di Ferragosto che difficilmente Agira potrà dimenticare.
Il presidente del consiglio comunale, Mario Giardina, 55 anni, accusa un malessere e si reca con la propria auto in guardia medica.
Il malore è letale, pochi minuti per provare a fare il possibile ma Mario non ce la fa.
Il suo ultimo viaggio terreno lo ha portato proprio all’interno di quella struttura che è stata per lui una seconda casa per circa un ventennio: il Distretto sanitario di Agira, per tutti l’Usl, oggi nota come Asp.
All’interno di quel piano terra, Mario si era da sempre prodigato al servizio dell’utenza, con le sue indiscusse doti umane: la disponibilità, l’umiltà, l’interessamento per le persone meno fortunate, più bisognose.
Sempre da quelle quattro mura, Mario si era immolato al servizio di un’intera comunità, senza timori, nel periodo più difficile, quello del primo lockdown, quando Agira era devastata e terrorizzata da morti e ospedalizzazioni, nella più assoluta incertezza generata dal Covid.
In quel momento, Mario decise di non tirarsi indietro. Anzi, di assumere responsabilità e ruoli nuovi, che potessero fungere da ausilio alla popolazione di Agira. Il telefono squillava e la sua voce era lì, a dare informazioni e soprattutto conforto nel momento più difficile.
Il suo ultimo viaggio, Mario, lo ha iniziato stamattina da casa sua, laddove ha formato insieme alla moglie, Benedetta, una famiglia esemplare.
Lascia due figlie, Giulia ed Emanuela, specchio dei forti valori trasmessi e per papà continuo e mai celato motivo di soddisfazioni: Giulia sta per laurearsi in Giurisprudenza all’Università di Catania, mentre Emanuela, talentuosa ballerina, ha appena concluso il liceo delle scienze umane con 100 e lode ed è pronta a imboccare la strada che porta a Medicina, sogno di Mario, che spesso diceva con orgoglio in famiglia: “Avremo finalmente a casa quel medico che tanto avrei voluto essere io”.
Straziate la mamma, Rosalia, e le sorelle Giusi e Simona. “Un grazie di cuore a tutta la comunità per l’affetto dimostrato”, le parole dei familiari.
Impossibile non aprire la parentesi politica. La camera ardente è stata allestita nel tardo pomeriggio di oggi al Comune, all’interno dell’aula consiliare, dove da quasi un anno Mario Giardina ricopriva il ruolo di presidente del civico consesso, una carica che ha fortemente voluto e ottenuto, anche a suon di voti.
Alle ultime elezioni amministrative, è stato infatti il primo degli eletti della lista civica in appoggio al sindaco Maria Greco con più di mille preferenze, un vero e proprio record per la politica locale, segno della fiducia che la cittadinanza riponeva in lui.
Ha ereditato la passione politica e gli ideali di sinistra da papà Gaetano, scendendo per la prima volta in campo nel 1998, in appoggio alla lista civica Longo.
Da allora, è sempre stato presente in consiglio comunale, prima tra i banchi dell’opposizione, poi tra quelli della maggioranza.
Ha ricoperto il ruolo di vice presidente del civico consesso ed è stato assessore alla solidarietà sociale prima della sua ultima esperienza da presidente.
Conosciuto da tutti per il suo carattere affabile, riusciva spesso a produrre sorrisi con le sue battute e non di rado anche con alcune imitazioni.
Alla notizia della sua improvvisa e inattesa scomparsa, i social sono stati tempestati di parole e messaggi, provenienti da ogni dove, volti a sottolineare la sua straordinaria umanità.
Il sindaco, Maria Greco, lo ricorda cosí: “Agira piange uno dei suoi uomini migliori. La morte di una persona è sempre un’esperienza dolorosa ma lo è ancora di più quando si tratta di un amico con cui hai condiviso un percorso politico amministrativo volto al servizio della comunità. Da oggi il cielo si è arricchito del suo sorriso”.
Domani alle 19 l’ultimo saluto a Mario all’Abbazia. In contemporanea, proclamato il lutto cittadino.
La comunità di Agira e tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo, sentiranno di certo la sua mancanza.
Come tutte le volte che da questa terra va via un uomo che ha voluto dedicarsi agli altri con l’obiettivo di generare bene.
Ciao, Mario.