di Josè Trovato

Leonforte. Il Nido d’Argento, la casa per anziani aperta da diversi anni nella zona centrale di corso Umberto, è stato intitolato alla memoria del suo fondatore Fabrizio Buttafuoco, colui che ha ideato e creato dal nulla il centro, assieme all’amico Salvo Campione. L’intitolazione, con tanto di scopertura di una targa in memoria di Fabrizio, è avvenuta sabato sera nei locali comunali della Villa Bonsignore, nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato anche amministratori pubblici, l’assessore di Leonforte Ivan Lo Gioco e il sindaco di Nissoria Armando Glorioso, oltre a esponenti del mondo della cultura, come la professoressa Paola Rubino e il poeta leonfortese Nello Sciuto.
Nel corso della serata, dopo la benedizione del parroco del Santissimo Salvatore, padre Domenico Bannò, gli emozionanti ricordi degli amici e dei familiari di Buttafuoco. Un momento tra i più coinvolgenti è stato il coraggioso intervento della figlia, riuscita brevemente a trattenere l’emozione e a ricordare l’esempio e l’importanza di un padre che sarà sempre presente nel cuore di chi lo ha amato, dedicandogli un messaggio tenerissimo. O di un amico di Fabrizio, Giuseppe Cassarà, che commosso ha voluto rivolgergli un saluto. Interventi intervallati dalle note dei violini di Grazia Grippaldi e Francesca Campione, con l’accompagnamento di Giuseppe Pagliaro. A coordinare gli interventi l’avvocato Pierfrancesco Buttafuoco, al tempo stesso moderatore e protagonista, nell’affettuoso ricordo del fratello Fabrizio. Poi parola a Salvo Campione, che ha concluso tracciando un ricordo del compianto amico, ricordando l’idea di aprire il Nido d’Argento, venuta a Fabrizio mentre stavano guardando assieme in un’arena d’estate il film di Ficarra e Picone “Andiamo a quel paese”. Poi i primi passi della struttura, il coinvolgimento delle famiglie, i primi anziani che si sono approcciati, fino alla realtà di oggi, “quasi sempre sold out”, come ha ricordato anche l’avvocato Buttafuoco, tanto da dover gestire una lista d’attesa. Ha ringraziato tutti i dipendenti della struttura e tutti coloro che sono stati vicini a entrambi, pure nei momenti più difficili. E ha concluso rivolgendo un messaggio di affetto infinito al suo amico.
Tra gli interventi la professoressa Rubino, che fu insegnante di Fabrizio al liceo classico Nunzio Vaccalluzzo, ha dedicato un messaggio speciale al suo ex alunno, leggendo una straordinaria e accorata lettera rivolta a lui, a quel ragazzo con gli occhi sempre svegli, che interveniva a scuola e si impegnava. E ha ricostruito poi il suo profilo di uomo perbene, una volta divenuto adulto e cresciuto con valori intramontabili e una grande cultura classica. Momenti toccanti, ma conditi con rispettosa e brillante ironia, anche durante l’intervento del poeta Nello Sciuto, che ha scritto e letto una poesia speciale da lui dedicata al Nido d’Argento e a Fabrizio Buttafuoco.
Ecco una piccola fotogallery con alcune immagini della serata.