Da alcuni mesi nella nostra provincia, dopo la sentenza della Corte di Cassazione n. 17959/ 2021 – relativa ai conguagli tariffari delle “partite pregresse” inserite nelle bollette dal gestore del servizio idrico Acqua Enna, si è riacceso il dibattito e finalmente sembra che l’ATI abbia preso in mano la situazione. “Questo è quello che apprendiamo dalle testate giornalistiche”, commenta Giuseppe Di Luca, Presidente dell’Associazione Consumatori ADICONSUM CISL, “all’assemblea dell’ATI organizzata con  le associazioni dei consumatori noi non abbiamo partecipato perché, probabilmente per un’errata notifica, non siamo stati invitati”.

“Riceviamo molti utenti presso i nostri sportelli che ci chiedono informazioni riguardo l’argomento,  se bisogna presentare qualche diffida o procedere con i ricorsi.

Stiamo spiegando di procedere con prudenza e che la situazione è molto complessa, che si tratta di una questione che va affrontata dall’ATI e quindi dai sindaci che rappresentano i cittadini e i loro interessi.

Sembra che il primo passo – anche se lentamente – è stato fatto dal presidente dell’ATI e dall’assemblea dei sindaci che hanno proposto al gestore la sospensione delle partite pregresse inserite nelle bollette e successivamente se sarà votato dall’assemblea la loro eliminazione definitiva.  Ovviamente la partita non finisce qui. L’ ATI – si legge sempre dai giornali- attraverso i consulenti e sentito il parere dell’ARERA, chiederà al gestore la restituzione di tutte le somme dovute agli utenti.

E’ ovvio che il tutto non può ridursi a una partita di chi vince e di chi perde, perchè gli interessi in gioco sono troppo importanti sia da una che dall’altra parte, la tutela del consumatore e la stabilità economico finanziaria di un ente con relativa tutela di chi in quella società ci lavora.  Il tutto non può e non deve pesare sulle teste degli utenti, quindi, a nostro avviso, l’ATI e  i sindaci – che hanno sicuramente a cuore entrambi gli interessi  – devono farsi sentire e reclamare il sostegno  dalla Regione Sicilia attraverso i referenti locali della deputazione regionale che devono svolgere un ruolo di sostegno e tutela della comunità.

Al momento riteniamo che la partita è ancora in gioco, è utile veicolare le informazioni e tenere alta l’attenzione ed è quello che come Adiconsum stiamo facendo. A tal proposito,  proponiamo un tavolo di confronto tra le parti interessate in modo da ricevere le giuste comunicazioni e non leggerle solo dai giornali.

La questione va affrontata in maniera delicata e prudente. Per questo i nostri sportelli sono a disposizione di chi vuole maggiori dettagli in merito nell’interesse esclusivo del consumatore che va tutelato e a cui soprattutto va trasferita un’ informazione corretta e non oltre le legittime aspettative.”