di Paolo Di Marco

C’è veramente dell’incredibile nella vicenda che accompagna la facoltà di Medicina della Kore. I nostri vicini nisseni sono così abituati ad appropriarsi delle risorse di una piccola e povera provincia quale quella di Enna che quando quest’ultima riesce ad ottenere un risultato si sentono derubati senza che in effetti lo siano stati. Mi sa che la sindrome-Putin abbia colpito anche qualche nostro vicino. Ma veniamo ai fatti. Enna è l’unica provincia in Sicilia a non avere l’Emodinamica la ottiene e a Caltanissetta gridano allo scandalo. Ricordo che il servizio non viene tagliato al S.Elia ma semplicemente riconosciuto anche all’Umberto I di Enna dove manca. Ma come diceva un politico della prima repubblica che la sapeva davvero lunga di uomini e cose: “A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca”. E così ho pensato male: “E’ possibile che gli amici nisseni facciano questo gran casino per l’Emodinamica?” E no, hanno sparato su un bersaglio per centrarne un’altro. Ed oggi il vero bersaglio è finalmente diventato ufficiale (La Sicilia docet).

Vogliono il Policlinico collegato alla facoltà di Medicina dell’università di Enna Kore e non della facoltà di Medicina dell’università di Caltanissetta, che non esiste. Stanno orchestrando il finimondo per “rubare” ciò che con anni e anni di lavoro, di impegno e sacrificio Cataldo Salerno ed altri hanno saputo creare ad Enna. Vorrei solo ricordare che la nostra è la sola provincia siciliana dove insistono due facoltà di Medicina, Kore e l’estensione dell’università rumena “Dunarea de Jos”. In testa allo squadrone nisseno il sindaco Gambino, la pattuglia del M5S, la Lega, la Cgil e non poteva mancare neppure il clero. Vorrei semplicemente domandare a coloro che sbraitano ma che diritto hanno a pretendere il Policlinico collegato alla Kore considerato che non hanno mai mosso un dito a favore dell’ateneo ennese? Anzi hanno supportato, passatemi il dire, la concorrenza. Al sindaco Gambino vorrei ricordare che Caltanissetta possiede una patnership con l’università di Palermo avendo attivato con loro un corso di Medicina. Pretendono però il Policlinico collegato con la Kore.

Continuo a domandare, perchè non valorizzate ciò che avete? Certo appropriarsi senza aver mosso un dito dei risultati degli altri è più facile, ma non depone bene. Eppure, evviva l’ipocrisia, si atteggiano a vittime sacrificali e gridano allo scandalo. Nessuno di loro aveva invece aperto bocca, qualche mese fa, quando è stato fatto il tentativo di mettere le mani nissene sull’autodromo di Pergusa grazie alle gentili prestazioni di qualcuno che vive ad Enna. Non ci sono riusciti ma hanno provato. E sempre al sindaco Gambino insieme alla politica e al clero, sempre più impegnato sulle dispute terrene che spirituali, vorrei domandare che di certo tanti anni fa, tutti insieme, si indignarono allorquando l’allora Sip decise di cancellare la sede di Enna a favore di Caltanissetta. Ad Enna la compagnia telefonica, prima di Stato, possedeva e possiede i locali di proprietà, a Caltanissetta era in affitto. Però virarono sul capoluogo nisseno su indicazione romana. E si indignarono di nuovo e di recente quando il Provveditorato agli Studi regionale ha di fatto cancellato Enna a favore sempre di Caltanissetta. Adesso si indignano e proclamano pure le crociate perchè una creatura ennese, la Kore, non porta gran parte degli effetti positivi nel nisseno. Caro signor sindaco comunque la ammiro, per dare, più a torto che a ragione, qualcosa al suo territorio esce fuori il petto e grida battaglia. Sono certo che a stretto giro di posta otterrà però una forte risposta dalla giunta comunale e da Sala d’Euno. Una seconda risposta decisa e concisa arriverà anche dalla politica come già avvenuto per la vicenda dell’Emodinamica. Ad Enna c’è anche chi è contrario a prescindere, o per partito preso, senza fare attenzione se sta davanti ad un’azione seria o ad una baggianata. In questa malefica spirale viene spesso risucchiata la Kore.

È storia che la mia terra sia stata da sempre “inexpugnabilis” ma poi perforata per le gentili concessioni di qualche residente. In questa stucchevole quanto indecorosa pantomima mi conforta la serietà dell’Asp 4 e della Regione. Quest’ultima non regala nulla ma riconosce i sacrifici e la professionalità dell’ateneo ennese. La mia terra e la Kore non dispongono degli eserciti trasversali, politici e spirituali, di cui è dotato lei signor sindaco ma sono fiducioso lo stesso perchè possiamo contare sul rettore Puglisi e principalmente sul presidente Salerno che dell’ultimo consorzio universitario della Sicilia ne seppe fare un’ateneo. Accanto a loro tanti politici, professionisti e semplici cittadini che non faranno mancare un contributo affinchè l’ennesimo scippo, made in Caltanissetta, non avvenga. Basta ricordare che oltre un decennio fa la voglia di università ad Enna prese tanti che si riversarono sullo svincolo dell’autostrada A19 per fare sentire la loro voce al ministro Moratti. Furono anche processati e condannati ma ben felici di avere regalato un gioiello alla provincia di Enna, proprio quello che qualcuno vorrebbe rubare.