Leonforte. “Se il problema della applicazione del Piano regionale della sanità, che prevede il non smantellamento dell’ospedale di Leonforte in quanto dallo stesso piano previste alcune funzioni fondamentali e reparti di base, è costituito principalmente dalla mancanza di medici, il problema può essere risolto”. Così il sindaco di Nissoria Armando Glorioso annuncia la sua iniziativa: far assumere dall’Asp medici provenienti dall’Argentina per risolvere il problema della carenza di professionisti interessati a lavorare nei piccoli ospedali.

Spiega Glorioso: “Ha aperto la strada l’Asp di Caltanissetta grazie alla intraprendenza del collega Sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania, con il quale sono stato messo in contatto e mi ha spiegato la soluzione. Lo stesso Ospedale di Mussomeli vive le identiche problematiche di quello di Leonforte, come altri piccoli ospedali di provincia, relativamente al fatto di non riuscire a trovare il personale medico necessario per far funzionare i reparti.

Si tratta di una serie di misure di legge contenute nei provvedimenti adottati dal Parlamento per fronteggiare il Covid e in particolare per il riconoscimento delle lauree e professionalità mediche straniere in maniera più veloce”.

“Così il Sindaco Catania ha intrapreso una battaglia e alla fine l’ha spuntata, convincendo l’Asp di Caltanissetta a fare un bando per assumere il personale medico da destinare all’ospedale che ne è privo. Il sindaco si è messo in contatto con l’Argentina e l’Università di Rosario, dalla quale è riuscito a farsi dare un elenco di centinaia di medici e specialisti che sono desiderosi di venire a lavorare in Italia. I medici Argentini per diverse ragioni, dalla disponibilità in quel paese di questa professione, ma anche dalle affinità culturali e della lingua  con la nostra nazione e dal fatto che molti di loro hanno la cittadinanza italiana perché discendenti di cittadini italiani e sono iscritti all’Aire”.

“In questi ultimi anni  nei nostri paesini abbiamo assistito a tanti nostri emigrati, i  loro  nipoti, provenienti dall’Argentina, che a causa della crisi economica e sociale grave dei paesi sudamericani vogliono ritornare da noi”.

“Così ne ho parlato subito con il dott. Salvatore Campione di Leonforte, nella sua veste di amico e medico del 118, con il quale più volte ci siamo confrontati e trovati insieme a battagliare per la salute dei cittadini. Ho chiesto a Padre Minuto di fare in fretta e furia  una piccola riunione nella sagrestia della Chiesa di San Giuseppe a Nissoria, che fu di padre Pernicone, perchè io credo nella intercessione divina, di Padre Pernicone che ebbe tanto a cuore le sorti dell’ospedale di Leonforte, Ferro Branciforti-Capra, queste le grandi famiglie che lo fondarono. Presente alla riunione anche Alfredo Vasta, storico combattente. Adesso coinvolgeremo tutte le altre istituzioni e associazioni interessate, che per la velocità di agire mi vorranno scusare se non c’è stato il tempo di coinvolgere”.

“Io credo che questa cosa, cioé questo Bando per assumere medici extra UE, la dovrebbe fare anche l’Asp di Enna, alla quale  farò domani stesso una richiesta ufficiale, alla Direzione Sanitaria e al Comitato dei Sindaci”.

“Sarebbe bello che oggi dall’Argentina ritornassero i nipoti dei nostri emigrati e ci risolvessero questo nostro grave problema di carenza di medici che nei prossimi anni diventerà insostenibile. Io sono già in contatto con amici Argentini che mi hanno scritto e che sono a disposizione per aiutarci. I loro bisnonni sarebbero contenti di farli ritornare onorati in Patria. I loro bisnonni sono andati via per cercare fortuna con le valigie di cartone, convinti forse che sarebbero potuti ritornare presto in Italia. Questo non è stato possibile ma ora i loro bisnipoti lo possono fare ma questa volta accolti non come emigrati ma come salvatori con tutti gli onori del caso”.