Riceviamo e pubblichiamo una nota della società Ro.Ga., che qualcuno – non ovviamente la nostra testata – ha in qualche modo associato all’indagine in corso a Ragusa, di cui si è parlato nei giorni scorsi, che vede un medico accusato di corruzione, perchè avrebbe prescritto dei dispositivi medici allo scopo di favorire un’azienda. Ro.Ga interviene per puntualizzare di non essere l’azienda in questione. Il testo che segue ci è stato inoltrato dal direttore generale, responsabile degli Affari legali e societari della Ro.Ga. srl, Lillo Colaleo.  

“Con la presente nota, in riferimento alla notizia apparsa su organi ed agenzie di stampa, ripresa da diversi siti web relativa all’operazione di polizia coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, denominata “Deus ex machina”, che ha portato all’applicazione di misure cautelari personali e reali a carico di pubblici dipendenti nel comparto sanitario, tra cui un dirigente medico, coinvolgendo anche una dipendente, nonché aziende ed imprenditori titolari di officine ortopediche, la società RO.GA. srl dichiara la propria totale ed assoluta estraneità, in tutte le sue componenti aziendali, rispetto ai fatti oggetto di indagine.

La predetta precisazione, nel rispetto della doverosa attività di inchiesta in corso da parte della competente Procura, si rende assolutamente necessaria in quanto l’indicazione generica nelle notizie di stampa di un coinvolgimento nell’indagine di un’officina ortopedica operante, oltre che nella provincia Iblea anche in quelle di Enna e Catania, potrebbe ingenerare nel lettore l’equivoco di un coinvolgimento nella vicenda della Roga s.r.l., che espleta la stessa attività nei medesimi ambiti territoriali.