Un grosso incendio si è sviluppato ieri nella discarica ennese di Cozzo Voturo, a quasi due anni esatti dal precedente, che risaliva al 10 giugno 2020. A bruciare, stavolta, è stata la vasca B2 (allora fu la B1), e dalle 13.30 circa di ieri i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Enna sono impegnati. L’intervento, che ieri sera era ancora in corso, ha visto impegnati una squadra e tre autobotti  per un totale di 10 unità.
Sulle cause sono in corso  gli accertamenti, anche se non si esclude la matrice dolosa.
A lanciare un allarme sui rischi connessi al rogo, attraverso Facebook, il geologo Francesco Paolo Patrinicola, il quale ieri, sul suo profilo, ha scritto:
Un pauroso incendio sta interessando la vasca B2 della discarica di Cozzo Vuturo. Intensi fumi di Diossine (dibenzodiossine – dibenzofurani) e di Idrocarbusi Polliciclici Aromatici (antracene – benzoantrscene- pirene, ecc., noti con la sigla IPA) stanno inquinando l’aria ed i terreni di un vasto territorio. Nessuno fa niente per avvertire la gente del pericolo che corre ora e in futuro! Eppure le dibenzodiossine e le dibenzofurani sono sostanze molto pericolose per la salute dell’uomo, degli animali e per l’ambiente, dove durano a lungo.
Provocano tumori al sistema immunitario, al fegato, alla pelle. Sono anche responsabili di mutazioni genetiche. Hanno effetti tossici pure nello sviluppo embrionale. Montagne di plastica e di digestato (miscuglio di svariati veleni- IPA -) stanno bruciando “sotto” ed in superficie per l’intero fronte della vasca B2..L’inquinamento atmosferico è rilevante ma nessuna istituzione si preoccupa per salvaguardare la salute della gente che vive in un raggio di 5 km da quella discarica (Ennesi e Xibetani vivono all’interno di questo territorio a rischio)!“. .