di Paola Saija

La Fai Cisl scende in campo con dei camper per presidiare il territorio e tutelare le potenziali vittime del caporalato e concedere diritti ai lavoratori e alle loro famiglie, fornendo assistenza legale e fiscale, in tutti i territori, anche i più periferici. È il segretario della Fai Cisl di Agrigento, Caltanissetta e Enna Carmelo Cimino a riferire sull’attività in corso, che parte della campagna “Tutele in movimento”. E che nei giorni scorsi è passata anche dalla viita del Segretario Generale Nazionale Onofrio Rota, con i segretari di Fai Cisl Sicilia Adolfo Scotti, Fai Cisl Palermo-Trapani Francesco Nuccio, e lo stesso Cimino

La visita alla Pandittaino

La visita del segretario si è conclusa, alcuni giorni fa, con la visita alla cooperativa Pandittaino, 30 soci e oltre 70 dipendenti.

Un’immagine della visita alla Pandittaino

Dal 1976 la cooperativa Pandittaino coltiva il grano che utilizza per la produzione quotidiana di 200 quintali di semola e farina e 30 tonnellate di pane.

La visita alla Gustibus Alimentari

Rota, Scotti e Cimino sono stati anche alla Gustibus alimentari di Dittaino.

Un’immagine della visita alla Gustibus

Azienda nata nel 2016, conta 60 dipendenti, per la maggior parte iscritti alla Fai Cisl, lavora su 3 linee produttive più due in fase di realizzazione, producendo oltre 250mila confezioni tra passata di pomodoro, creme dolci e salate, sughi. Gustibus dà lavoro anche a molte piccole e medie aziende agricole del territorio, certificando l’etica della filiera, la qualità del lavoro e del prodotto.

La visita a Ribera (Agrigento)

Inoltre a Ribera, nell’Agrigentino, i segretari sono stati a incontrare Gurau Lazar, referente della comunità locale di lavoratori rumeni, impiegata prevalentemente nella raccolta delle arance.

Un’immagine della visita a Ribera (Agrigento)

In memoria di Hope

Infine è stata ricordata con la posa di una lapide nel Cimitero monumentale di Bari la giovane donna di origini nigeriane deceduta il 4 febbraio del 2020 a causa di un rogo nel ghetto di Borgo Mezzanone, a Manfredonia, in provincia di Foggia. La ragazza, mai identificata a causa delle ustioni riportate sul 90 per cento del corpo, morì presso il Policlinico di Bari alcune ore dopo l’incendio.

La Fai, federazione agroalimentare della Cisl, che fin dall’inizio seguì l’iter delle indagini svolte dagli inquirenti sull’accaduto, ha deciso di ricordarla con una cerimonia al Cimitero monumentale di Bari.

Ecco una gallery contenente tutte le immagini:

Un’immagine della visita a Ribera (Agrigento)

Un’immagine della visita alla Pandittaino

Un’immagine della visita alla Gustibus