Cos’è il codice fiscale: come ottenerlo, quali sono differenze tra cittadini italiani, stranieri ed enti.
Uno strumento indispensabile nella vita di ogni giorno è, senza alcun dubbio, il codice fiscale, necessario – a titolo esemplificativo e non esaustivo – per la scelta del medico di base, per l’accesso alle prestazioni del S.S.N., per procedere alla stipula di contratti: con banche, con poste, di locazione, con compagnie telefoniche, ecc. La sua importanza, quindi, va ben oltre l’espressione alfanumerica dei 16 caratteri che lo contraddistinguono e consentono all’amministrazione pubblica e agli enti di poter individuare ogni singola persona.
I caratteri del codice fiscale identificano: il cognome (prime tre lettere); il nome (quarta, quinta e sesta lettera); l’anno di nascita (le prime due cifre, settimo e ottavo carattere); il mese di nascita (nono carattere); il giorno di nascita, aumentato di 40 unità per le donne (le cifre del decimo e undicesimo carattere); il luogo di nascita (dal dodicesimo al quindicesimo carattere); il sedicesimo e ultimo carattere, invece, è calcolato in modo automatico dal sistema dell’anagrafe tributaria.

Attribuzione codice fiscale per i cittadini italiani
L’attribuzione del codice fiscale per i nati sul territorio italiano è automatica; i genitori/tutori presentano la dichiarazione di nascita e il Comune, tramite un canale telematico di collegamento con l’Agenzia delle Entrate, provvede alla sua assegnazione in modalità cartacea. Tuttavia, qualora in seguito non se ne fosse ancora in possesso, è sempre possibile richiedere il codice fiscale direttamente all’Agenzia delle Entrate previa compilazione del modello AA4/8, reperibile sul sito della stessa agenzia fiscale italiana.
Il Comune, quindi, in genere provvede all’attribuzione, ma l’unico soggetto autorizzato alla produzione della tessera plastificata, invio ed elaborazione del codice fiscale è la già menzionata Agenzia delle Entrate. Nei remoti casi in cui si riscontrassero degli errori nella produzione del codice fiscale, il cittadino iscritto all’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) può rivolgersi al proprio comune di residenza; se non si è iscritti all’ANPR, invece, è necessario recarsi agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate muniti di un documento d’identità in corso di validità.
Cittadini stranieri: il differente iter tra comunitari ed extra U.E.
La procedura fin qui descritta, invece, muta nel caso in cui il codice fiscale debba essere attribuito a cittadini stranieri. In questa circostanza, infatti, sono previsti iter differenti in base alla nazionalità del soggetto. Qualora fosse “cittadino extra UE”, il rilascio del codice fiscale è di competenza dello Sportello Unico per l’Immigrazione (nel caso in cui venga richiesto il permesso di soggiorno per lavoro dipendente o ricongiungimento familiare) o della Questura (altre tipologie di permessi di soggiorno).
È fondamentale che i cittadini stranieri soggiornanti regolarmente sul territorio nazionale dispongano del codice fiscale: qualora non ne fossero in possesso, è opportuno rivolgersi a uno sportello dell’Agenzia delle Entrate e richiederlo. Non sono pochi i casi di cittadini con codice fiscale rilasciato in modo errato, in quanto i dati anagrafici registrati non rispondono a quelli corretti; anche in tal caso l’interessato deve rivolgersi all’Agenzia delle Entrate.  Decisamente più snello, invece, il percorso che devono compiere i cittadini comunitari, che, al pari dei cittadini italiani, sono tenuti a presentare il modello AA4/8 presso l’Agenzia delle Entrate; per l’accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale possono utilizzare la tessera sanitaria nazionale rilasciata dal loro paese di provenienza.
Come richiedere un codice fiscale per enti e associazioni
Totalmente differente, invece, la struttura e l’iter previsto per l’attribuzione del codice fiscale agli enti che non svolgono attività commerciali, come – ad esempio – condomini, associazioni e fondazioni: grazie a esso possono compiere un cospicuo numero di attività, come l’assunzione di un dipendente, la stipula di un contratto di locazione immobiliare, l’apertura di un conto corrente, la fornitura di acqua, energia elettrica e gas.
Questi enti possono richiedere l’attribuzione del codice fiscale compilando il modello AA5/6 reperibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate; detto modulo, poi, può essere spedito, allegando copia di un documento d’identità in corso di validità del legale rappresentante, mediante posta raccomandata o PEC, oppure presentato direttamente in un ufficio dell’Agenzie delle Entrate.