Leonforte. “A nome della nostra associazione desidero rivolgere un ringraziamento alla Guardia di Finanza del comando provinciale di Enna e della tenenza di Nicosia per l’operazione che ha portato in manette due persone, con gravissime accuse, stamattina a Leonforte. L’usura è una piaga che mette in ginocchio le famiglie e le imprese e noi la combattiamo al pari del pizzo e della presenza di Cosa Nostra”.

Il presidente dell’associazione antiracket e antiusura Fai Leonforte Gaetano Debole interviene così, a margine dell’operazione “Full Control”, con cui all’alba di oggi i finanzieri hanno stretto le manette ai polsi di due fratelli con l’accusa di usura; e comunicato l’iscrizione sul registro degli indagati della Procura di Enna di altre venti persone, anch’esse con ipotesi di reato gravissime.

“Siamo sin da subito a disposizione delle vittime che hanno denunciato. Sappiano che la nostra associazione è solidale per ciò che hanno vissuto, è orgogliosa delle loro denunce ed è disponibile a seguirle nei processi, per consentire loro di accedere ai benefici di cui alla legge 44/99 – conclude Debole -. Riteniamo che la nostra società debba liberarsi dal giogo criminale di mafiosi e strozzini: solo così potremo cominciare a respirare quel ‘fresco profumo di libertà’ di cui parlava Paolo Borsellino e vivere in un mondo più giusto”.