Il Canone RAI. Evitare l’addebito ove non dovuto. L’obbligo dei Canoni speciali.
Il Canone RAI è una tassa “d’abbonamento” dovuta da tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo. Dal 2016, come introdotto dalla legge 208/2015, vi è la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo ove sia presente una fornitura di energia elettrica nel luogo in cui si ha la residenza anagrafica.
I titolari dell’utenza elettrica effettuano il pagamento mediante l’addebito in fattura; per tale motivo il Canone non si paga più per mezzo di bollettino postale recapitato a casa come accadeva in passato.
Questo metodo di riscossione, dalle risultanze dell’Agenzia delle Entrate, ha consentito il recupero dell’evasione dovuta agli omessi versamenti che prima dovevano avvenire in modo spontaneo, mentre ora sono sostanzialmente inevitabili.
Spesso, essendo le bollette emesse dalle società erogatrici delle forniture di ardua lettura, la componente del canone frazionata mensilmente non appare così evidente alla maggior parte degli abbonati.
Ci sono tuttavia dei casi peculiari nei quali il contribuente può presentare una dichiarazione che consenta di evitare l’addebito del canone d’abbonamento all’interno della fattura dell’energia elettrica; la dichiarazione deve essere predisposta come previsto dal D.P.R. n. 455/2000 come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per l’anno 2022, come per i precedenti, il canone ammonta a 90 euro annui.
I casi nei quali è possibile richiedere l’esenzione sono tre:
-Il primo interessa coloro che hanno compiuto il 75esimo anno d’età e che percepiscono annualmente un reddito complessivo che non supera gli ottomila euro, se si vive in coppia viene considerato anche il reddito del coniuge e degli altri eventuali familiari conviventi.
-Il secondo caso è quello che esonera diplomatici stranieri oppure che lavorano in Italia come militari stranieri.
-Il terzo caso, infine, interessa tutti coloro che dichiarano di non avere un apparecchio televisivo nella propria abitazione. Quest’ultima circostanza potrebbe essere la più ricorrente.
Il modello di dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato può essere compilato e inviato tramite l’apposito servizio web disponibile all’interno dell’area riservata dei servizi telematici. Il servizio web consente ai contribuenti di compilare e trasmettere il modello di dichiarazione sostitutiva senza la necessità di scaricare alcun software. Per poter accedere all’area riservata, è necessario essere in possesso di un dispositivo di autenticazione, come lo SPID.
Gli altri metodi per l’invio del modello sono tramite:
-Intermediari abilitati;
-Posta elettronica certificata, con sottoscrizione della dichiarazione tramite firma digitale; la dichiarazione firmata digitalmente dovrà essere inviata mediante PEC all’indirizzo reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, entro gli stessi termini previsti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia per le altre modalità di invio;
-In forma cartacea, per mezzo di spedizione tramite servizio postale all’Ufficio Canone, con plico raccomandato senza busta insieme a copia di un valido documento di riconoscimento.
Quando spedita la dichiarazione, se i moduli sono stati compilati e inviati in modo corretto, si otterrà l’esenzione completa dal pagamento del canone RAI e non ci sarà più l’addebito sulla fattura dell’energia elettrica.
Occorre prestare molta attenzione alla corretta compilazione del modello di dichiarazione sostitutiva, in quanto eventuali dichiarazioni mendaci potrebbero sottoporre il richiedente a un procedimento penale.
Un capitolo del tutto a parte è rappresentato dai canoni di abbonamento Radio e TV di carattere speciale, che seguono le regole tradizionali.
Devono assolvere il canone speciale coloro che detengono uno o più apparecchi idonei a ricevere le trasmissioni radio televisive in locali aperti al pubblico, in esercizi pubblici o comunque in ogni caso estranei all’ambito familiare, o che li utilizzano a scopo di lucro diretto o indiretto.