Ottantacinque milioni destinati all’agricoltura, trentacinque milioni per la creazione di laghetti artificiali in Sicilia da parte della Regione Sicilia. “E’ una boccata d’ossigeno per rendere meno arido il territorio siciliano e dare opportunità di lavoro attraverso la gestione degli acquedotti e attraverso l’irrigazione dei campi – dichiara il Segretario Generale della Filctem Cgil di Enna Alfredo Schilirò.  Il territorio ennese è considerato “il territorio dei laghi” per il gran numero di bacini presenti, tutti artificiali, fatta eccezione del lago di Pergusa”.

“Perché quindi non puntare sulla filiera dell’acqua e farla diventare risorsa?”, si chiede il segretario generale Alfredo Schilirò.

“Il finanziamento non risolverebbe il problema dell’acqua ma consentirebbe di aiutare i settori legati al sistema delle reti dell’acqua. Tuttavia – aggiunge Schilirò –  il legislatore e il governo regionale dovrebbero avviare un “piano energetico regionale” con l’obiettivo di sviluppare la filiera dell’acqua, favorendo gli investimenti sugli impianti idroelettrici ad acqua fluente e sui bacini idroelettrici nei territori per produrre energia garantendo la stabilità dell’intero sistema elettrico col bilanciamento dell’intermittenza delle risorse rinnovabili non programmabili, cioè eolico e solare ”. Adesso Schilirò chiede al governo regionale “ il reale avvio di un percorso di transizione energetica che tenga conto del valore strategico dell’acqua, di cui il territorio ennese è ricco ma che attualmente viene espulsa dagli invasi o si perde nelle reti degli acquedotti colabrodo di alcuni comuni”.

“Si tratta di una risorsa – afferma Schilirò – di cui la provincia di Enna e la  Sicilia dispongono in quantità sufficiente ad essere fonte di energia rinnovabile. L’utilizzo razionale delle risorse idriche – sottolinea il rappresentante della Filctem – potrebbe fare crescere anche nel territorio ennese dunque, per la complessità del sistema e il numero degli addetti, una delle industrie più grandi ed efficienti, in grado finalmente di utilizzare gli investimenti previsti e ipotizzarne anche ulteriori interventi in altri campi delle energie rinnovabili. Sarebbe  da irresponsabili non investire sul settore – conclude Schilirò. Per la Filctem Cgil  valorizzare la filiera dell’acqua “ a partire anche dal riuso delle acque reflue, significa anche rigenerare un sistema frammentato affinchè acqua e idroelettrico siano protagonisti nel territorio ennese e nella nostra regione”.