LEONFORTE. Potrebbe essere la risposta definitiva a un problema che da anni tormenta i cittadini di un vasto comprensorio: il forte ridimensionamento dell’ospedale Ferro Branciforti Capra, che negli ultimi anni è stato amplificato da una grave carenza di medici interessati a trasferirsi qui. Ormai trovare un camice bianco disposto a fare il medico in ospedale a Leonforte, insomma, è diventato praticamente impossibile. Numerosi bandi emanati dall’Asp di Enna sono andati letteralmente deserti. E la risposta, l’ipotetica soluzione, è semplice, così come semplicemente è stata posta dal comitato spontaneo “Insieme per il Ferro Branciforti Capra”, cui promotore assoluto è da tempo Alfredo Vasta, storico fondatore del primo Comitato pro salute. La risposta: mancano i medici italiani? Assumiamo medici stranieri. Proprio come ha proposto, facendo passi da gigante in questa direzione, il sindaco di Mussomeli, oggi deputato regionale, Giuseppe Catania! Tanto più che una colonia di medici argentini, altamente qualificati, si sono detti disponibili ed entusiasti di venire a lavorare in Italia, in Sicilia, a Leonforte.

E adesso il commissario dell’Asp di Enna Francesco Iudica, che nelle scorse settimane a più riprese aveva avanzato forti dubbi su questa decisione – nonostante tali dubbi andassero in una direzione opposta rispetto a quelle che erano le posizioni ufficiali del governo regionale – sembrerebbe aver deciso di emanare un bando, con la possibilità per i medici argentini di partecipare. Lo ha detto, Iudica, nella conferenza dei sindaci della provincia di Enna, convocata dal presidente Maurizio Dipietro a seguito di una richiesta sottoscritta da numerosi suoi colleghi dell’Ennese. Primo firmatario della richiesta di convocazione urgente era il sindaco di Nissoria Rosario Colianni. “E’ una vittoria, anche se ovviamente resta ancora molto da fare – afferma Alfredo Vasta – ma siamo sulla strada giusta. La nostra proposta viene dal basso, ma è in questo modo che si cambiano le cose”.