di Josè Trovato
LEONFORTE. Da tempo è passata in giudicato la sua condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione per alcuni prestiti a un commerciante leonfortese, che nel 2010 si tolse la vita. Adesso Ettore Forno, che nel frattempo è di nuovo alla sbarra per altre circostanze – poiché coinvolto di recente nell’inchiesta della Guardia di Finanza “Full Control” e su di lui pende, assieme ad altri, una richiesta di rinvio a giudizio per usura e altre accuse – è stato nuovamente rinviato a giudizio.
L’accusa è sempre usura e riguarda altri prestiti, per un totale (tra capitale e interessi) di oltre 300 mila euro, alla stessa vittima che si tolse la vita, risalenti al 2006 e 2007, venuti allo scoperto solo dopo che il processo si è concluso e che il Gip di Enna ha ritenuto condotte diverse ed ulteriori rispetto a quella per la quale Forno è stato giudicato colpevole e condannato in via definitiva.
Anche riguardo a questi prestiti, Forno è accusato di aver applicato tassi d’interesse ben al di sopra della soglia di usura. L’udienza preliminare si è conclusa con il rinvio a giudizio, deciso dal Gup Michele Martino Ravell, per l’8 luglio 2023. Quel giorno si aprirà il processo dinanzi al giudice monocratico Daveni. La Procura di Enna aveva chiesto l’archiviazione, ma il gup ha disposto l’imputazione coatta, a seguito del ricorso presentato dai familiari della vittima.
Secondo l’accusa, “in corrispettivo di prestazioni di denaro”, erogate negli 2006 e 2007, in più tranche, si sarebbe fatto dare interessi usurari”. Nel 2006, a fronte di un capitale finanziario di euro 153.800,00, si sarebbe fatto restituire 234.250,00 euro, con interessi corrisposti per complessivi euro 81.250,00 pari a un tasso del 52,82 per cento; nel 2007, a fronte di un capitale finanziario di 59.800,00 euro, si sarebbe fatto restituire 110.600,00 euro, con interessi corrisposti pari a 50.800,00 euro, pari ad un tasso del 84,95 per cento. È accusato di usura aggravata dall’aver “agito nei confronti di persona in stato di bisogno e che esercita attività imprenditoriale”.
Il processo, come detto, si farà a luglio e per questa accusa, per Forno, vale la più assoluta presunzione d’innocenza.