Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie
Tra le varie misure di agevolazione fiscale previste dalla legislazione italiana, le agevolazioni sulle spese sanitarie rappresentano un ambito di grande interesse per il contribuente.
La possibilità di detrarre dal proprio imponibile IRPEF una percentuale delle spese mediche sostenute si configura come un importante strumento di sgravio fiscale per le famiglie e gli individui.
Esaminiamo nel dettaglio le normative vigenti e le modalità operative per l’applicazione di tali agevolazioni, con particolare attenzione alle novità introdotte e ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate.
Principi generali e modalità di detrazione
La normativa fiscale italiana consente la detrazione dall’imposta lorda IRPEF del 19% delle spese sanitarie sostenute, superata la franchigia annua di 129,11 euro.
Questa possibilità riguarda una vasta gamma di spese mediche, tra cui visite specialistiche, acquisto di medicinali, trattamenti terapeutici e interventi chirurgici, a condizione che tali spese non siano state interamente rimborsate da assicurazioni o enti previdenziali.
Una condizione fondamentale per fruire della detrazione è il pagamento delle spese mediante strumenti tracciabili, come bonifici bancari, carte di credito o di debito, assegni bancari e postali.
Questa disposizione intende garantire la trasparenza e la tracciabilità delle transazioni, in linea con gli obiettivi di contrasto all’evasione fiscale.
Documentazione e conservazione
Il contribuente è tenuto a conservare e, su richiesta, a presentare alla Agenzia delle Entrate tutta la documentazione attestante le spese mediche sostenute.
Tale documentazione comprende fatture, ricevute fiscali e scontrini parlanti che evidenziano la natura e l’importo delle spese mediche.
È fondamentale che su tali documenti risulti chiaramente il codice fiscale del contribuente o dei familiari a carico per cui le spese sono state effettuate.
Quali sono le spese detraibili
Le principali spese detraibili sono tutte quelle che rientrano nell’acquisto di farmaci e dispositivi medici, analisi e visite mediche specialistiche. Nel dettaglio si possono distinguere tra le spese mediche generiche e le spese mediche specialistiche. Ecco un elenco delle principali tipologie di spesa:
-Terapie termali, escluse quelle relative a spostamenti e alloggi.
-Acquisizione o noleggio di dispositivi medici e apparecchiature sanitarie, incluse le protesi.
-Degenze ospedaliere o interventi chirurgici, nonché trapianti d’organo.
-Esami diagnostici, radiografie, analisi cliniche e altri tipi di terapie.
-Prestazioni chirurgiche di varia natura.
-Acquisto di farmaci, sia da banco che su prescrizione, inclusi quelli omeopatici.
-Consultazioni con medici generici per visite mediche generali o trattamenti omeopatici.
-Spese odontoiatriche.
-Spese per lenti da vista.
Inoltre, nella dichiarazione dei redditi è possibile indicare, per la detrazione del 19% sull’IRPEF, le seguenti categorie di spese sanitarie, qualora superino l’importo del ticket pagato nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale:
-Servizi offerti da educatori professionali e da personale qualificato impegnato in attività di animazione e terapia occupazionale.
-Interventi coordinati per le cure di base, inclusi quelli di operatori tecnici assistenziali focalizzati sull’assistenza personale.
-Assistenza infermieristica avanzata e riabilitazione, come, ad esempio, trattamenti di fisioterapia, kinesiterapia e laserterapia.
Ulteriori spese mediche specialistiche detraibili
Le spese mediche specialistiche, spesso svolte come solventi in privato, sono detraibili e permettono di ottenere un rimborso sulla prestazione medica relativa. Le prestazioni specialistiche si intendono tutte quelle che vengono rese da un medico che è specializzato in una specifica branca medica.
In alcuni casi, inoltre, è possibile effettuare un trattamento sanitario presso un professionista qualificato e detrarre le spese anche senza una prescrizione medica; questa regola vale per le visite presso: psicologi, psicoterapeuti, biologi, biologi nutrizionisti.
Per quanto riguarda invece le principali spese specialistiche diagnostiche che possono valere ai fini dell’ottenimento di un rimborso IRPEF sono:
-Ecografie, esami di laboratorio, e analisi routinarie per il monitoraggio della salute;
-Tecniche diagnostiche avanzate, quali la risonanza magnetica nucleare e la tomografia assiale computerizzata (T.A.C.);
-Procedimenti per il supporto diagnostico, come l’ecocardiografia e l’elettrocardiogramma;
-Terapie innovative mediante l’uso del laser e sessioni di neuropsichiatria;
-Pratiche di riabilitazione fisica, inclusa la ginnastica correttiva per gli arti e per il corpo intero;
-Trattamenti specializzati come la dialisi, la cobaltoterapia e la iodio-terapia;
-Servizi erogati da professionisti del settore sanitario abilitati, che includono prelievi per analisi e l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per terapie;
-Prestazioni mediche specialistiche erogate da infermieri professionali e personale paramedico qualificato;
-Spese per analisi di diagnosi prenatale, inclusi servizi come l’amniocentesi, la villocentesi, e altri esami correlati;
-Interventi di osteopatia e massofisioterapia eseguiti in centri autorizzati sotto la direzione di specialisti medici.
Per quanto concerne la documentazione necessaria a supporto delle detrazioni, si richiede la conservazione di fatture o ricevute fiscali emesse da ospedali, centri sanitari, o specialisti autori della prestazione. Inoltre, per le prestazioni erogate nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, è necessario conservare la ricevuta del ticket.
Spese sanitarie per familiari a carico
Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie si estendono anche alle spese sostenute per i familiari fiscalmente a carico. La normativa prevede, inoltre, che talune spese mediche possano essere detratte anche se riguardano familiari non a carico, purché si tratti di patologie che comportano l’esenzione dal ticket sanitario.
Casi particolari di detrazione
Oltre alle spese mediche generiche, la normativa fiscale prevede specifiche agevolazioni per spese destinate all’assistenza di persone con disabilità o grave invalidità. In questi casi, determinate spese possono essere detratte integralmente, senza l’applicazione della franchigia di 129,11 euro, evidenziando così una particolare attenzione del legislatore verso le esigenze delle persone più vulnerabili.
Contributi associativi a società di mutuo soccorso e rimborsi
Un aspetto interessante riguarda la detraibilità dei contributi versati a società di mutuo soccorso, nel limite di 1.300,00 euro annui. Per quanto riguarda i rimborsi delle spese mediche, è possibile detrarre la differenza tra la spesa effettivamente sostenuta e l’importo rimborsato, purché la spesa residua superi la franchigia annua.
Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie rappresentano un importante strumento a disposizione dei contribuenti per ottenere un risparmio fiscale significativo. La dettagliata regolamentazione di questa materia richiede, da parte dei contribuenti, un’attenta gestione della documentazione e una precisa conoscenza delle disposizioni normative.