ISEE, cos’è utile sapere
Quando si parla di agevolazioni fiscali nel nostro Paese, uno strumento, più di altri, riguarda un elevato numero di cittadini italiani: l’ISEE, acronimo di “Indicatore Situazione Economica Equivalente”.  In particolar modo nei primi mesi dell’anno, il reperimento di tutti i documenti necessari per la compilazione dell’ISEE è un’attività che coinvolge buona parte della popolazione, costretta spesso una sorta di “corsa contro il tempo” per predisporre la documentazione necessaria a ottenere le agevolazioni previste a livello normativo.
L’ISEE costituisce un indicatore di fondamentale importanza per valutare la situazione economica delle famiglie e determinare l’accesso a tutte le agevolazioni sociali previste dalla legge. Presente nel nostro paese da ormai parecchi anni, è un indice finalizzato a realizzare una valutazione più equa e precisa della condizione economica delle famiglie italiane.

Come procedere per ottenere l’ISEE
L’ISEE ha letteralmente rivoluzionato il concetto di “valutazione economica familiare”, dal momento che, prima della sua introduzione, l’accesso alle agevolazioni si fondava esclusivamente sul reddito familiare, senza considerare in alcun modo il patrimonio nel suo complesso e le condizioni socioeconomiche della famiglia; oggi, invece, nell’ISEE devono essere indicati tutte le voci di reddito e del patrimonio, sia immobiliare che mobiliare.
Lo strumento chiave per procedere alla compilazione dell’ISEE è la DSU, acronimo di Dichiarazione Sostitutiva Unica, un modulo fornito dalla Agenzia delle Entrate che, di norma, viene redatto da commercialisti, CAF, patronati e firmato dal richiedente, il quale se ne assume sempre ogni responsabilità. Il modello DSU sintetizza tutte le informazioni relative alla situazione economica e patrimoniale del richiedente e del nucleo familiare di appartenenza.
Tra i documenti necessari i principali sono gli estratti conto bancari, i certificati di proprietà e l’ammontare complessivo degli investimenti finanziari in essere con tutti gli istituti di credito con i quali si intrattengono rapporti, la giacenza media annua dei conti e delle carte prepagate, copia della dichiarazione dei redditi, prospetto relativo alla percentuale di partecipazione in società.  Ogni caso, tuttavia, è storia a sé: è indispensabile, quindi, chiedere quali siano tutti i documenti necessari all’incaricato che provvederà alla compilazione del modello DSU.
È evidente, dalla lettura dei documenti richiesti, come l’ISEE tenga conto di numerosi parametri che spaziano dal reddito al numero dei componenti il nucleo familiare, passando per i già citati dati relativi al patrimonio immobiliare e mobiliare; inoltre, nella determinazione dell’ISEE incidono anche alcuni aspetti come la presenza di una persona disabile o di familiari non autosufficienti.
Il calcolo è effettuato dall’INPS tenendo conto di tutti i fattori fin qui citati e annotati nella DSU.

L’importanza dell’ISEE al di là delle agevolazioni previdenziali
L’ISEE risulta uno strumento fondamentale non solo per accedere alle agevolazioni previdenziali come l’assegno unico che ha sostituito l’assegno per il nucleo familiare, ma che viene utilizzato anche per ottenere benefici in altri settori come la sanità e l’istruzione. Tramite l’ISEE, ad esempio, può essere determinato l’accesso ad alcune borse di studio o ad alcune agevolazioni sanitarie, come la riduzione e l’esenzione delle tariffe per visite mediche o farmaci.
Le amministrazioni pubbliche, d’altro canto, tramite l’ISEE valutano se un cittadino ha diritto ad accedere a servizi abitativi, sussidi al reddito e a tutte le agevolazioni previste dalla normativa a livello locale, regionale o nazionale.
La richiesta dell’ISEE, di conseguenza, è fondamentale per ogni singolo nucleo familiare qualora un componente ne avesse convenienza per l’accesso a servizi pubblici con tariffe agevolate; non è indispensabile, ovviamente, qualora l’interessato ritenesse di non avere alcun vantaggio a fronte della richiesta.
Questo strumento, che è cambiato nel corso del tempo, ma la cui importanza è accresciuta e, probabilmente, aumenterà ancor più nei prossimi anni, in base alle necessità di Governo del Paese: potrebbe rivelarsi utile, per esempio, per le pensioni oggi erogate con il pregresso metodo retributivo, che invece potrebbero essere modulate in base all’ISEE del beneficiario.