Porgo pubblicamente i miei migliori auguri alla nuova Giunta Dipietro e a tutti gli amici che affronteranno questa nuova esperienza. È innegabile che il segnale politico per il mio partito, Fratelli d’Italia,non risulti essere né costruttivo e nemmeno soddisfacente. Probabilmente risponde ad un anomalo schema di alleanza che vede il Movimento per l’Autonomia alleato con Italia Viva e che vuole tagliare, volutamente, i ponti con tutto il resto del Centrodestra ennesee con una componente civica che, in questi 7 anni, ha sostenuto il Sindaco Dipietro.

Altro elemento che dovrebbe fare riflettere la politica locale èl’indagare la strana ragione per la quale il Sindaco di una fortunata città, che ha ottenuto l’elezione di due deputati nazionali di differente schieramento, scelga di prendere le distanze da entrambe, così come dalle forze politiche rappresentate da due deputati regionali (PD e FI)e da un assessore regionale, anch’essa di FDI. Enna sembra essere diventata la città della politica sottosopra: non si cercano alleanze ma divisioni; non si cercano coperture regionali e nazionali ma si allontanano le figure istituzionali di riferimento.

Il Centrodestra autonomista si allea con il più piccolo partito di Centrosinistra ed elemento, a mio avviso ancora più grave, è l’umiliazione inflitta alle donne candidate nelle liste di Liberamente e Partito per Enna. Nella prima lista vi era Giusy Firrandello, la donna più votata, la dott.ssa Marzia Licata professionista affermata,l’avvocato Carmela Mazza, donna preparata e impegnata nel sociale o l’archeologa Lucrezia Di Mattia e via via tutte le altre 10 donne che hanno contribuito a portare più di 1300 voti. Così come, nella seconda lista, altre 14 donne coraggiose che hanno permesso con altri 1300 voti, il nostro successo elettorale. Nessuna di queste 27 donne è stata reputata idonea a ricoprire un ruolo assessoriale, sono state solo portatrici di voti perché la scelta dell’unica donna in giunta è ricaduta su una figura esterna. Nessuna di queste donne probabilmente sarà mai più disposta a ricandidarsi. Sono certa che in futuro la politicaennese, soprattutto quella che si definisce progressista, si chiederàcome mai le donne si allontanano dai contesti politici. In un Paese in cui sia a Destra che a Sinistra, la politica è donna, ad Enna la nuova amministrazione ci umilia.

Non condivido questa scelta ed ancor maggiormente non condivido l’aver voluto lasciare fuori dal Consiglio Comunale la componente di Fratelli d’Italia che rappresenta una motivata scelta di agibilità politica per l’amministrazione della città.

Spero che questa rinnovata Amministrazione comunale possa portare buoni frutti grazie alle alte professionalità di cui si è dotata, che rappresenteranno un sicuro valore aggiunto per la città. Auguro all’intero Centrodestra ennese di ritrovare presto una nuova unità e pur non condividendo nulla di questa maldestra manovra politica, per l’importante ruolo che mi onoro di ricoprire, resterò sempre a disposizione di tutti i miei concittadini, del mio Sindaco e dell’Amministrazione comunale.