Edilizia. Il DURC e il DURC di Congruità. Cosa sono, come ottenerli.

Il settore dell’edilizia è stato soggetto, in anni recenti, ad una serie di riforme amministrative che ne hanno confuso in modo indiscutibile quelle che erano le prassi tradizionali di lavoro.
Il Durc, acronimo di documento unico di regolarità contributiva, viene rilasciato dall’Inps o dall’Inail, per i lavoratori autonomi, mentre per le imprese con dipendenti viene rilasciato dalla Cassa edile.
Per ottenerne il rilascio positivo, è comunque necessario essere in regola con i versamenti e gli adempimenti previsti da tutti e tre gli enti indicati e interessati dalla normativa.
La recente introduzione del “Durc di congruità”, inoltre, ha notevolmente aggravato il carico di adempimenti
necessari e richiesti anche ad imprese di modeste dimensioni, costrette a dedicarsi con costanza a monitorare il portale di riferimento, non sempre di semplice interpretazione ove l’impresa non sia dotata di un idoneo ufficio tecnico.
Il Durc di “congruità” si differenzia dal Durc “ordinario” perché il primo è riferito al singolo cantiere e ha una validità in costante evoluzione, questo comporta che debba essere regolarmente verificato sino al termine dei lavori, mentre il secondo attiene la singola impresa e ha una validità pari a quattro mesi, sempre che non intervenga la constatazione di violazioni da parte degli organi preposti alle verifiche. Mentre il DURC, in sostanza, è un documento che si potrebbe definire “statico”, il Durc di congruità ha un profilo “dinamico”, e solo al termine dei lavori si potrà considerare definitivo.
Il Durc di congruità cela l’intenzione delle autorità di ottenere la riduzione l’impiego di manodopera occupata in nero, o in “grigio” (ossia tramite la dichiarazione di un numero di ore minore a quelle lavorate effettivamente), mentre il più noto Durc tradizionale ha unicamente lo scopo di consentire l’assunzione di appalti da parte di imprese in regola con i versamenti di Inps, Inail e Cassa edile. E’ evidente il carattere estremamente complesso che contraddistingue il Durc di congruità rispetto a quello tradizionale in quanto, essendo il primo posto in relazione al singolo cantiere, deve soddisfare i calcoli di un algoritmo che verifica il tipo di lavori da eseguire oltre alle ore di lavoro dichiarate ogni mese, penalizzando le attività ove l’impiego di manodopera è con tutta probabilità maggiore (come le manutenzioni) rispetto a quelle dove, in genere, prevale invece la fornitura di beni, merci e materiali (come le nuove costruzioni).
A rilasciare il Durc di congruità, come anche quello ordinario per le imprese edili che occupano dipendenti, è la cassa edile; questi enti si sono organizzati in ambito nazionale mediante il portale chiamato “Edilconnect”, al fine di poter eseguire tutte le verifiche necessarie.
Per le aziende metalmeccaniche (idraulici, elettricisti, carpentieri, ecc.), il rilascio del Durc è di spettanza di Inps e Inail e può essere richiesto ad entrambe gli enti in modo indistinto; non è raro che anche quest’ultima tipologia di imprese, quando opera in subappalto, debba partecipare al rilascio del Durc di congruità, andando ad indicare le ore prestate nel cantiere dove l’appaltatore, impresa edile, al termine dei lavori debba conseguire
l’attestazione di regolarità per ottenere il pagamento delle prestazioni eseguite.