L’INPS con l’intelligenza artificiale favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
L’INPS, attraverso il messaggio numero 1358, emanato il 5 aprile di quest’anno, ha comunicato l’introduzione di un sistema informativo basato sull’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta per quanto riguarda le attività lavorative. Ma qual è il fine ultimo di questa iniziativa? Si tratta di un tema molto vasto che comprende anche misure di inclusione sociale. Cercheremo di spiegare nello specifico su che cosa si basano queste tecnologie all’avanguardia e come possono veramente far incontrare in maniera più efficiente la domanda e l’offerta di lavoro.
Come l’intelligenza artificiale può portare molti benefici.
Le tecnologie di intelligenza artificiale adottate dall’INPS consentono di attivare dei percorsi per chi beneficia dell’assegno di inclusione e del supporto di formazione al lavoro. L’obiettivo è quello di offrire agli utenti proposte di lavoro molto più adeguate rispetto al percorso professionale che hanno maturato nel corso del tempo. Gli algoritmi della IA risultano, infatti, molto utili sia agli utenti che alle agenzie per il lavoro, in quanto in grado di mostrare l’indice di affinità tra le proposte di lavoro e il curriculum di ogni individuo.
La tecnologia si basa su algoritmi di apprendimento automatico i quali, analizzando soprattutto a livello semantico il testo dell’offerta e i dati del curriculum vitae, riescono a individuare la compatibilità tra quest’ultimo e l’offerta di lavoro semplificando alcuni passaggi soprattutto preliminari.
L’intelligenza artificiale per facilitare la ricerca del lavoro.
Grazie alle procedure di filtraggio messe in atto dalla I.A., l’utente viene facilitato nella ricerca di un lavoro in quanto la ricerca tiene conto di alcuni criteri fondamentali, come l’esperienza, le competenze, la formazione, ma anche di fattori logistici coma la vicinanza del luogo di lavoro all’abitazione del candidato. Vengono, infine, valorizzati altri elementi, come, per esempio, la situazione anagrafica, sociale e sanitaria, oltre a quella economica dell’utente.
Le prospettive per il futuro.
La piattaforma, comunque, non è destinata a rimanere tale, perché si intravvedono ottime e interessanti prospettive per il futuro come, per esempio, l’utilizzo delle mappe delle competenze applicate sia a livello nazionale che europeo. Gli utenti così, come le agenzie per il lavoro, potranno allineare i profili professionali alle esigenze di mercato e portare avanti percorsi formativi adeguati.
Naturalmente ciò non comporta l’esclusione a priori i cittadini i cui curricula mostrano minori affinità con le richieste, perché la coincidenza delle affinità non è finalizzata a stabilire una graduatoria di merito e non attribuisce dei punteggi specifici o delle priorità, ma è vista soprattutto come uno strumento di indirizzo per rendere più efficiente la dinamica del mercato del lavoro.